28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Cardiologia

Vuoi mantenere un cuore sano? Allora chiediti perché mangi

Le persone che vogliono mantenere un cuore sano non devono porre attenzione soltanto a quello che mangiano, ma anche e soprattutto quando mangiano e i motivi per cui lo fanno. Ecco perché secondo gli specialisti dell’American Heart Association

La salute del cuore dipende anche dal perché si mangia
La salute del cuore dipende anche dal perché si mangia Foto: Shutterstock

STATI UNITI – Mantenere un cuore sano si può. E non solo facendo attività fisica adeguata e seguendo una dieta corretta, ma anche e soprattutto facendo attenzione a quando si mangia – cioè perché e in che ore del giorno. Questo il monito degli specialisti dell’American Heart Association (AHA).

Tenere lontano le malattie cardiache
Quando si tratta di tenere lontano le malattie cardiache e cardiovascolari, la parola d’ordine è anche tenere d’occhi i tempi in cui si assumono i cibi, sottolineano le crescenti evidenze scientifiche. Questo perché i vari organi del corpo hanno ognuno i loro ‘orologi’, e questo può influenzare il modo in cui gestiamo il cibo in diversi momenti del giorno e della notte, ha spiegato la dott.ssa Marie-Pierre St-Onge, della Columbia University di New York City.

Cosa accade nelle diverse ore?
«Per esempio – spiega l’esperta – in tarda serata è più difficile per il corpo per elaborare il glucosio [zucchero], rispetto alla prima parte della giornata». Questi e altri ritmi del corpo evidenziano che esiste una sorta di sincronizzazione del pasto con la salute del cuore.

Sfatare certi miti
Sulla dieta e sull’importanza dei pasti stessi vige ancora molta confusione, ritengono gli specialisti dell’AHA. Per esempio, c’è chi afferma di non dover mai mangiare dopo le 20.00 o che la colazione è il pasto più importante della giornata – e che tutti dovrebbero farla. Ma l’esperienza suggerisce che le persone spalmano le calorie nel corso di un periodo ‘definito’ del giorno, in contrapposizione al mangiare tanto per un breve periodo (per esempio a pranzo) o il mangiucchiare dalla mattina alla sera. Sulla base delle evidenze, tuttavia, gli specialisti dell’AHA ritengono che sia meglio ottenere calorie durante l’intera giornata. «Un lungo digiuno di notte è meglio di un lungo digiuno durante il giorno», sottolinea la dott.ssa St-Onge.

Colazione o no?
Quanto alla colazione, che molti ritengono sia il pasto più importante della giornata, gli esperti dell’AHA fanno notare che vi è un certo numero di studi che ha trovato come chi consuma la colazione sia in genere più sano di chi la salta. Essi tendono a pesare di meno, hanno una pressione sanguigna più bassa e anche più bassi livelli di colesterolo. Infine, hanno anche un minor rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiache. Tuttavia, nessuno studio ha dimostrato una relazione di causa/effetto tra la colazione e tutto ciò.

Idratare
Un comportamento importante è invece l’idratare il corpo dopo la notte. Per cui al mattino è bene bere un liquido. Secondo gli specialisti dell’AHA il caffè non conta in questo, ma è meglio bere un bicchiere d’acqua appena alzati.

Tre pasti al giorno?
Cos’è meglio? Consumare i canonici tre pasti al giorno o fare piccoli ma frequenti spuntini durante l’arco della giornata? Secondo l’AHA una risposta definitiva non c’è. Tuttavia, diversi studi hanno mostrato che consumare piccoli pasti durante la giornata (anziché tre abbondanti) riduce il rischio di obesità e tiene più a bada il colesterolo. Altri studi però hanno osservato che la cosa più importante è il mantenere costante l’apporto calorico, più che il numero di pasti: ovvero posso mangiate tre volte al giorno o spiluccare cento volte al giorno mantenendo sempre lo stesso apporto calorico. Per cui non fa differenza. Mantenere costanti (e adeguate) le calorie giornaliere mantiene la salute del cuore.

Conta il controllo
In tutto questo riveste un’importanza fondamentale il controllo sulla dieta, spiegano all’AHA. Alcune persone, per esempio, si trovano bene con piccoli spuntini durante la giornata, mentre altre con i tre pasti. L’importante in tutto questo è che il cibo che si assume sia sano. E non ci si dilunghi a mangiare fino a tarda serata. «Se si è una persona con un buon controllo sulla propria dieta, forse gli spuntini sono una buona idea – commenta St-Onge – Ma se è difficile smettere di mangiare una volta che si è iniziato, probabilmente non è una buona idea».

Perché mangi?
Altro aspetto fondamentale è l’essere consapevoli del perché si sta mangiando. Gli specialisti dell’AHA fanno notare che spesso le persone non mangiano perché hanno fame, ma perché sono mosse dalle emozioni. «Chiedetevi perché state mangiando – suggerisce la dott.ssa St-Onge – E’ perché sei stressato, triste o annoiato? Chiedetevi se siete veramente affamati in questo momento».