24 settembre 2023
Aggiornato 09:00
Alimentazione e salute

La perdita di densità ossea nelle donne si può fermare con i cibi giusti

Un nuovo studio dimostra che mangiare alimenti antinfiammatori come verdure, frutta, pesce e cereali integrali può ridurre la perdita di densità ossea nelle donne, causa di osteoporosi, fratture e altri problemi articolari

Donne e perdita di densità ossea
Donne e perdita di densità ossea Foto: Shutterstock

STATI UNITI – I ricercatori della Ohio State University ritengono che una dieta antinfiammatoria possa essere l’ideale contro la perdita di densità ossea, o fragilità ossea, nelle donne. I risultati dello studio pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Research.

I cibi giusti
Per contrastare sia la naturale perdita di densità ossea che quella patologica, ci sono dei cibi che funzionano più di altri – mentre ce ne sono anche alcuni che invece la favoriscono. Tra quelli che proteggono le ossa bi sono diversi tipi di frutta, verdura, pesce e cereali integrali.

Lo studio
I ricercatori guidati dalla prof.ssa Tonya Orchard hanno valutato la salute di un gruppo di oltre 10mila donne appartenenti al Women’s Health Initiative, confrontando i livelli di elementi infiammatori nella dieta con la densità minerale ossea. L’analisi ha permesso agli scienziati di scoprire che durante un follow-up di 6 anni le donne che hanno consumato diete antinfiammatorie avevano perso meno densità ossea, rispetto a quelle che non avevano seguito una dieta antinfiammatoria.

Meno rischi anche per l’anca
I risultati dello studio mostrano anche che una dieta antinfiammatoria potrebbe ridurre il rischio di frattura dell’anca nelle donne post-menopausa di età inferiore ai 63 anni. «Questo suggerisce che quando le donne invecchiano, le diete sane incidono sulle loro ossa – spiega la Orchard, autrice principale dello studio – Penso che questo ci dà un motivo in più per sostenere le raccomandazioni per una dieta sana nelle Dietary Guidelines for Americans».

Se l’infiammazione aumenta
Secondo i ricercatori i risultati dello studio si aggiungono a un crescente corpo di prove che sostengono come un aumento dell’infiammazione possa portare a sua vola a un aumento del rischio di osteoporosi. «Osservando la dieta completa, piuttosto che singoli nutrienti, questi dati forniscono una base per studiare come componenti della dieta potrebbero interagire per fornire benefici e informare meglio sulle scelte di salute e lo stile di vita delle donne – sottolinea Rebecca Jackson, direttore dell’Ohio State’s Center for Clinical and Transitional Science e coautrice dello studio.