29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
L’andamento dell’influenza

Influenza, dall’inizio dell’epidemia già 8 morti e 63 casi gravi. La situazione aggiornata a oggi

Sono 63 i casi gravi accertati e 8 i decessi attribuiti all’influenza 2016-2107. Dall’inizio dell’epidemia sono già quasi 3 milioni le persone colpite, ma secondo l’ISS i casi sono in calo

Influenza, già 8 morti dall'inizio dell'epidemia
Influenza, già 8 morti dall'inizio dell'epidemia Foto: Shutterstock

ROMA – L’influenza quest’anno colpisce duro. Secondo i dati raccolti dal sistema di sorveglianza nazionale Influnet e da dieci Regioni e Provincie Autonome, i casi accertati a oggi sono già circa 2.964.000. Di questi, 63 sono stati giudicati gravi e hanno causato la morte di 8 persone. I contagi tuttavia sono in calo, anche se lieve.

L’andamento
Il monitoraggio dell’influenza è iniziato lo scorso autunno e, da allora, l’andamento è stato tutto in salita. Si partiti presto, quest’anno, e ancora oggi i casi sono numerosi. Quanto al picco, i pareri sono contrastanti: c’è chi ritiene sia già stato raggiunto e chi invece dice che lo sarà in queste settimane. Ma, secondo l’ISS e i dati relativi a Influnet, i casi invece sono in calo – anche se lieve – rispetto alle settimane scorse. Nello specifico, il picco stagionale dovrebbe essere stato «raggiunto nell’ultima settimana del 2016 con 9,55 casi per mille assistiti». Mentre oggi «il livello di incidenza in Italia è pari a 8,47 casi per mille assistiti».

Chi è il più colpito
Sempre secondo il sistema di sorveglianza, «la fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 15,22 casi per mille assistiti». Ma, sempre in questa fascia di età «si è registrato il maggior calo del numero di casi rispetto alla settimana precedente. Nelle altre fasce di età l’incidenza è rimasta pressoché stabile. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 514.000». Altri dati rivelano che l’età mediana dei colpiti è di 71 anni. I casi definiti gravi (l’87%), e quelli che hanno provocato il decesso erano nella maggioranza (il 100%) accompagnati da una patologia cronica già presente al momento dell’infezione, per questo motivo è da sempre suggerita la vaccinazione nei soggetti a rischio. Dietro ai casi gravi è stato trovato esserci per la maggioranza il virus A/H3N2 (58,2%), seguito dal virus A/H1N1pdm09 (7,2%) e dal virus B (3,6%). Ora non resta che attendere l’attenuarsi dei contagi e dell’epidemia per trarre un sospiro di sollievo.