23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Sanità

Infezioni ospedaliere causano 5-7mila decessi ogni anno

L'appello lanciato dagli ortopediti riunuiti in forum al museo di Pietrarsa a Napoli

Le infezioni ospedaliere causano migliaia di morti l'anno
Le infezioni ospedaliere causano migliaia di morti l'anno Foto: Shutterstock

NAPOLI - Le infezioni ospedaliere sono causa dai 5 ai 7mila decessi ogni anno. L'allarme lanciato dagli ortopedici. «In Italia il 56.2% dei sinistri per infezione è contratto nell'area chirurgica, soprattutto nei reparti di Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia generale e nei Dea/Pronto Soccorso. Lo dimostra un recente studio di Marsh spa secondo cui le infezioni ospedaliere rappresentano la complicanza più frequente e grave dell'assistenza sanitaria». Ad affermarlo, in una nota, Ciro Pempinello, presidente del III Convegno su "Moderni Orientamenti nella Diagnosi e Terapia delle Infezioni Osteoarticolari", organizzato dal reparto di Ortopedia e Traumatologia ospedale San Gennaro di Napoli, che si svolgerà domani, venerdì 21 ottobre, nella sala convegni del Museo di Pietrarsa a Napoli. «Secondo dati piuttosto allarmanti della Società italiana di malattie infettive e tropicali, in Europa si registrano 386mila infezioni all'anno e 25mila decessi da germi resistenti, in linea con le stime per le quali in Italia 5-7mila morti annue sono riconducibili ad infezioni nosocomiali con un costo associato di oltre 100mln di euro - ha spiegato il professor Pempinello - Con il cambiamento dell'assistenza sanitaria sono aumentati i luoghi e le modalità di cura extra-ospedalieri e, di conseguenza, si è ampliato il concetto di infezioni».

Nuovi ceppi resistenti
«Lo sviluppo di ceppi batterici resistenti agli antibiotici è una vera emergenza. A lanciare l'allarme nel maggio 2016 è stato il rapporto 'Review on antimicrobial resistance' secondo cui nel 2050 in Europa si prevedono 10 milioni di decessi all'anno dovuti alla resistenza ad almeno un antibiotico», ha aggiunto Pempinello. Durante i lavori, suddivisi in quattro sessioni, insieme a chirurghi vascolari, chirurghi del territorio, igienisti, farmacisti, vulnologi, microbiologi e infettivologi, gli ortopedici presenteranno protocolli diagnostico-terapeutici e moderne tecniche, come la risonanza magnetica, per la terapia delle ulcere cutanee e delle infezioni osteoarticolari.