28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Medicina

L’infiammazione del midollo osseo può predire l'insorgere della leucemia

Un nuovo studio mostra che l’infiammazione del midollo osseo potrebbe essere utilizzata come predittore del rischio di sviluppare la leucemia. Secondo i ricercatori, questo può permettere di individuare precocemente la malattia e rendere i trattamenti più efficaci

Leucemia, l'infiammazione del midollo può predirne lo sviluppo
Leucemia, l'infiammazione del midollo può predirne lo sviluppo Foto: Shutterstock

STATI UNITI – Diagnosticare la leucemia prima che mostri i sintomi e che sia troppo tardi. Questo il principio seguito da un nuovo studio in cui si suggerisce che l’infiammazione del midollo osseo può essere indicatrice proprio del rischio di sviluppare questo tumore del sangue.

Predizioni
Predire lo sviluppo di una malattia può sembrare fare la parte di chi porta sfortuna, ma quando si tratta di patologie come i tumori, dove spesso la celerità e la prevenzione sono tutto, diviene invece un’opportunità ineguagliabile. Ecco così che lo studio condotto dal dottor Marc Raijmakers e colleghi dell’Erasmus MC Cancer Institute si pone come una reale possibilità di contrastare per tempo e in modo più efficace la leucemia.

Danni genetici
Secondo le teorie più accreditate, il cancro è spesso causato da danni genetici a carico delle singole cellule. Ma il nuovo studio, pubblicato su Cell Stem Cell suggerisce che i marcatori dell’infiammazione del midollo osseo possono indicare la malignità di un tumore e prevedere lo sviluppo della leucemia.

Mutazioni nelle cellule
La leucemia è un tumore caratterizzato dalla produzione di numerosi globuli bianchi anormali, da parte delle cellule staminali ematopoietiche del midollo osseo. In questo studio, i ricercatori hanno osservato come mutazioni nelle cellule staminali mesenchimali, presenti anch’esse nel midollo osseo, possono indurre mutazioni maligne nelle cellule staminali ematopoietiche, con un conseguente aumento del rischio di sviluppare la leucemia.

La relazione con l’infiammazione
Marc Raijmakers e colleghi hanno determinato quale potesse essere la relazione tra l’infiammazione del midollo osseo e lo sviluppo della leucemia. Per far ciò hanno utilizzato un sequenziamento parallelo di RNA di cellule mesenchimali prelevata da modelli animali con la malattia pre-leucemica detta Sindrome di Shwachman-Diamond e da campioni di midollo osseo di pazienti umani con sindromi pre-leucemiche. Le analisi condotte hanno mostrato che le cellule mesenchimali si presentavano stressate, e questo aveva causato l’aumento della presenza di molecole infiammatorie, note come S100A8 e S100A9. Queste molecole infiammatorie, si è scoperto possono causare a loro volta danni alle cellule staminali ematopoietiche. «Questa scoperta getta nuova luce sull’associazione da lungo tempo conosciuta tra infiammazione e cancro – sottolinea Raaijmakers in un comunicato stampa – Chiarire il meccanismo molecolare alla base di questo concetto apre le prospettive di un miglioramento della diagnosi in pazienti ad aumentato rischio per lo sviluppo della leucemia e di una terapia di nicchia per ritardare o prevenire lo sviluppo di leucemia».

Trattare per tempo
La precocità di individuazione dei segni della malattia farebbe pertanto la differenza nelle possibilità di cura. «Questi pazienti ad alto rischio – conclude il dott. Raaijmakers – potrebbero essere trattati in modo più aggressivo in una fase precedente, impedendo in tal modo, o rallentando, la progressione della malattia».