Punto G, non esiste. Ma gli scienziati dicono di aver trovato qualcosa di diverso
Il famoso Punto G non sarebbe reale. Ne hanno parlato in molti, e in altrettanti ora ritengono esista ora no. Un nuovo studio suggerisce che non esiste, ma che in realtà c’è un qualcosa che potrebbe provocare l’orgasmo vaginale
MELBOURNE – Ma il Punto G esiste o non esiste? E, l’orgasmo vaginale? Da quando il dottor Ernst Grafenberg – da cui il nome Punto G – avrebbe scoperto questo punto sensibile capace di provocare intense sensazioni nella donna, e l’orgasmo cosiddetto vaginale, si sono sprecati fiumi di parole, sono nati da nulla esperti, guide, corsi e chi più ne ha più ne metta. Ma ora, un nuovo studio, afferma che il Punto G non esiste, però c’è comunque un qualcosa che può scatenare l’orgasmo femminile – e non sarebbe il clitoride.
Chi e cosa
I sessuologi più informati sostengono che l’orgasmo femminile lo provoca il clitoride, e basta. Dunque niente punti G o altre lettere dell’alfabeto. Altri, sostengono invece che l’orgasmo può essere anche vaginale, e in questo potrebbe esserci proprio lo zampino del Punto G. In mezzo alla diatriba, come sempre, alla fine non ci si raccapezza più. A dire la loro, già tempo fa e poi oggi, arrivano anche i ricercatori del Royal Melbourne Hospital, coordinati dalla dott.ssa Helen O’Connell, professore di urologia presso, che hanno studiato e sezionato decine di vagine senza riuscire a trovare la prova anatomica della presenza di questo tanto decantato Punto G.
Non c’è ma…
La dott.ssa O’Connell sottolinea che i numerosi esami condotti non hanno rivelato nulla che facesse pensare a una particolare area sessualmente sensibile nella vagina. Il lavoro svolto, sottolinea la ricercatrice, «non sembra mostrare nulla nella parete vaginale che possa essere una struttura anatomica diretta che conduce a questa esperienza [orgasmo]». Quanto all’orgasmo, i ricercatori australiani ritengono che questo sia il frutto di un ‘lavoro’ combinato tra parti del clitoride, uretra e vagina, che pare condividano lo stesso apporto di sangue e nervi. Dietro all’orgasmo non ci sarebbe pertanto il Punto G, ma un qualcosa di più complesso che la ricercatrice ha chiamato CUV, ossia il raggruppamento clitorideo, uretrale e vaginale che è una intera area potenzialmente responsabile dell’orgasmo quando venga premuta. Insomma, niente Punto G ma area CUV, come se la sessualità e il piacere fossero fatti di sigle. Quando l’atto sessuale è compiuto come si dovrebbe, il piacere arriva e così anche l’orgasmo, senza pensare a punti vari o presunti ma godendosi il momento.