29 marzo 2024
Aggiornato 15:30
Salute

Artrite reumatoide, nuove speranze di cura dalle staminali

La malattia infiammatoria cronica che affligge molte persone potrebbe avere le ore contate: per mezzo di un trattamento sviluppato da un’azienda australiana ha mostrato risultati promettenti

AUSTRALIA – Trattare l’artrite reumatoide con le cellule staminali. Questo il risultato di una ricerca che si è completata con lo sviluppo di un trattamento che ha mostrato risultati promettenti. Ad aver trovato quella che potrebbe essere la cura di una malattia grave come l’artrite reumatoide è un’azienda biotech australiana, Mesoblast.

Efficace
Lo studio clinico di fase II, condotto su 48 pazienti affetti da artrite reumatoide, si è protratto per 12 settimane, durante le quali ai partecipanti è stato infuso il nuovo trattamento. I risultati dei test hanno mostrato che una singola infusione per endovenosa di precursori delle cellule mesenchimali o trattamento MPC-300-IV, è efficace contro l’artrite reumatoide. Nello specifico, MPC-300-IV ha alleviato i sintomi della malattia e migliorato la funzioni vitali e fisiche nei pazienti. Oltre a ciò, il trattamento non ha mostrato alcun effetto collaterale grave o eventi avversi associati all’infusione.

I parametri
Poiché un semplice alleviare i sintomi non è sinonimo di cura o trattamento efficace, per determinare se l’infusione di cellule staminali con MPC-300-IV era davvero attiva, questa deve mostrare una riduzione nella misura del 20% di sintomi e segni della malattia. Per far questo è stato utilizzato un sistema di misura chiamato ‘ACR20’. Tra i pazienti trattati con almeno un farmaco biologico (ossia un’infusione di 2 milioni di cellule per kg di peso corporeo), il 55% di questi ha ottenuto raggiunto l’ACR20. Mentre ad averlo raggiunto tra i pazienti di controllo trattati con un placebo è stato il 33%. Tuttavia, il livello superiore o ACR70 che tiene in considerazione un miglioramento del 70% di segni e sintomi, è stato raggiunto dal 36% dei pazienti trattati con MPC-300-IV, contro nessun paziente trattato con il placebo.

Un trattamento di prima linea
Secondo Silviu Itescu, CEO di Mesoblast, i risultati dello studio clinico supportano il potenziale della terapia cellulare allogenica, che deve essere considerata come l’opzione di trattamento di prima linea per i pazienti con artrite reumatoide. Se dunque i prossimi passi e risultati saranno incoraggianti come quelli ottenuti in questa fase di studio, si profila la possibilità di ottenere un reale trattamento di questa patologia degenerativa, che può portare alla morte precoce.