24 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Salute

Patologie reumatiche, l’Apmar: «Anna Marchesini, modello da seguire»

Dopo la scomparsa dell’attrice Anna Marchesini, affetta da artrite reumatoide, Antonella Celano, presidente di APMAR ONLUS (Associazione Persone con Malattie Reumatiche), ricorda come con il suo comportamento coraggioso e solare, sia stata un esempio virtuoso e positivo per tutte le persone affette da patologie reumatiche

ROMA – Si terranno oggi, in forma privata a Orvieto, i funerali di Anna Marchesini, l’attrice scomparsa a 62 dopo una lunga malattia. Nota per aver a suo tempo fatto parte del trio ’’Premiata Ditta’’ composto anche da Tullio Solenghi e Massimo Lopez, l’attrice era affetta da artrite reumatoide. L’attrice comica sarà ricordata per le sue esilaranti parodie e soprattutto per aver interpretato la parte di Lucia Mondello in una famosa parodia dei Promessi Sposi, ma anche per gli sketch in cui interpretava la sessuologa Merope Generosa.

Un modello da seguire
A commentare la notizia della morte dell’attrice è Antonella Celano, presidente di APMAR ONLUS (Associazione Persone con Malattie Reumatiche). «La notizia della morte dell’attrice Anna Marchesini ci rattrista e allo stesso tempo ci permette di aprire una riflessione sulle malattie reumatiche in Italia. Con il suo comportamento, coraggioso e solare, è stata un esempio virtuoso e positivo per tutte le persone affette da patologie reumatiche». «Nonostante la malattia la stesse debilitando poco a poco – prosegue Celano – lei si è sempre dimostrata ferma a proseguire con la sua vita portando avanti i suoi impegni artistici, mostrandosi al suo pubblico e continuando a vivere seguendo le sue passioni. La sua positività e il appassionato attaccamento alla vita, da lei più volte dichiarato, ritengo sia un modello da seguire. La persona affetta da patologie reumatiche deve avere un ruolo attivo nella società e le patologie reumatiche devono avere la stessa dignità di altre».

Migliorare la vita delle persone con malattie reumatiche
APMAR ONLUS (Associazione Persone con Malattie Reumatiche) è nata dalla necessità di alcuni cittadini di strutturarsi autonomamente per migliorare la vita delle persone con patologia reumatica e rara. «APMAR – sottolinea Antonella Celano – ritiene sia importante adottare politiche socio-sanitarie a livello nazionale e diffondere l’informazione riguardo le patologie croniche invalidanti che modificano irrimediabilmente la vita personale, sociale, familiare e professionale della persona, agendo anche a livello psicologico. L’associazione è altresì nata dalla volontà di sensibilizzare intorno alle patologie reumatiche e rare, oltre che aprire una discussione costruttiva intorno alla loro cura, prevenzione e riabilitazione e dare alle persone affette da malattie reumatiche, poco riconosciute a livello sociale, la giusta dignità e attenzione.

Ne soffre il dieci percento della popolazione
«In Italia – ricorda la Celano – il 10% della popolazione è affetto da una delle 150 patologie reumatiche esistenti: dal bambino all’adulto, chiunque ne potrebbe essere colpito. Ecco perché è importate lanciare messaggi positivi che possono essere degli utili strumenti per dimostrare che la malattia non deve impedire a una persona di seguire le sue passioni e interessi. La malattia può debilitare il fisico, ma non la mente e il cuore: è questo l’atteggiamento che noi cerchiamo di trasmettere all’opinione pubblica, oltre che trovare, insieme alle istituzioni, di studiare delle politiche di cura adeguate».