23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Salute

Pericolo zecche, non senti il morso ma causano encefalite grave e paralisi

Allarme per le zecche: nella metà dei casi non si sente il morso ma possono causare gravi problemi di salute, come per esempio la meningoencefalite, paralisi e persino la morte. L’avviso degli esperti della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit)

ROMA – Le zecche sono più diffuse di quanto si pensi. E anche se non le vediamo, possono tenderci un agguato e morsicarsi, senza magari che ce ne accorgiamo. Il problema insorge quando però questo morso, passato inosservato, comincia a far sentire le conseguenze. La malattia che cagionano può provocare TBE (meningoencefalite), encefalite, paralisi permanenti e nel 2% dei casi anche morte.

Sette casi questo mese, duecento dal 1994
L’allarme zecche da parte della Simit (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali) arriva anche dopo la notizia di 7 casi di TBE segnalati a Belluno – che dal 1994 diventano circa 200. I pazienti, ricoverati per encefalite all’Ospedale San Martino. Il dottor Ermenegildo Francavilla, Direttore Unità Operative di Malattie Infettive all’Ospedale di Belluno e membro Simit, spiega che per fortuna non sono mai stati registrati decessi nella loro zona, tuttavia è importante non sottovalutare la malattia che trasmettono questi animaletti. L’esperto ricorda che esiste un vaccino apposito come profilassi. Uno dei maggiori pericoli è non accorgersi di essere stati morsi, poiché quando lo fa la zecca inietta un liquido anestetico contenuto nella sua saliva.

Attenzione alle passeggiate
Uno dei pericoli sono le passeggiate nei boschi e nei campi, dato che le zecche trovano per esempio rifugio nell’erba alta. Gli esperti Simit, in questo caso consigliano di non camminare in mezzo all’erba alta con abiti corti che espongano gambe e braccia. Utilizzare abiti di colore chiaro e dopo l’escursione controllare attentamente la cute per verificare di non essere stati morsi o di non avere attaccato una zecca alla pelle. Nel caso, rimuovere la zecca per mezzo di una pinzetta e non utilizzare prima alcol o altre sostanze. Se in dubbio sul da farsi, recarsi magari a un Pronto Soccorso.

Una malattia asintomatica
La meningoencefalite è una malattia infettiva tipica del periodo primavera-estate. È infatti conosciuta anche come meningoencefalite primaverile-estiva da zecche. Colpisce il sistema nervoso centrale ed è asintomatica nel 70-90% dei casi. Per questo motivo è ancora più importante accertarsi prima di non essere stati morsi. Nel caso in cui invece sia sintomatica, in prima battuta si può essere convinti di essersi presi un’influenza, dato che i sintomi sono simili. Dopo di che si passa un periodo di circa 7-10 giorni in cui si sembra guariti. Ma dopo questo apparente benessere ecco che esordisce la malattia vera e propria in tutta la sua gravità.

Chi sono le responsabili
A essere le responsabili della meningoencefalite sono in particolare le zecche Ixodes ricinus e Ixodes persulcatus, che sono sia vettori che serbatoi dell’arborvirus appartenente al genere Flavivirus. Attenzione però anche alle zecche del genere Dermacentor, che sono quelle che attaccano i cani, e l’Haemaphysalis poiché anch’esse possono trasmettere l’infezione.
 

Altre malattie
Altre malattie che possono essere trasmesse con le zecche sono la borreliosi di Lyme (o malattia di Lyme). Questa è causata dal batterio Borrelia burgdorferi e si caratterizza anche per un’artrite ad andamento cronico. Altra malattia è la Febbre Bottonosa Mediterranea. Questa può essere trasmessa dal cane ed è causata dal Rickettsia conorii. Dato che, a differenza delle altre, queste malattie sono trasmesse da batteri, devono essere trattate con antibiotici.