Uomini e cani condividono il tumore al cervello
Un nuovo studio mostra che il tumore al cervello che si sviluppa nei cani è sorprendentemente simile a quello che si sviluppa negli essere umani. La scoperta potrebbe fornire nuove preziose informazioni su questo grave tipo di cancro e aprire la via a nuove terapie

UPPSALA – Cani e umani sono non solo amici ma simili in certi ambiti medici. È il caso del tumore al cervello che, i ricercatori dell’Università di Uppsala e delle Scienze Agricole svedese, hanno scoperto essere sorprendentemente simile sia nei cani che negli uomini.
Decifrare i geni
Lo studio, pubblicato su PLoS Genetics, ha indagato sui geni in modo da identificare quelli che potrebbero avere un ruolo nello sviluppo dei tumori cerebrali in cani e umani. In particolare si è studiato i cosiddetti gliomi, tumori cerebrali molto gravi che sono raramente curabili. Questo tipo di tumore al cervello si sviluppa anche nei cani e, in particolate, alcune razze di cani brachicefale come Boxer e Bulldog hanno un più elevato rischio.
Restringere la ricerca
«Nel nostro studio – spiega la dott.ssa Katarina Truvé, autrice principale dello studio – abbiamo ipotizzato che, dal momento che le razze canine brachicefale con elevato rischio sono strettamente correlati, saremmo stati in grado di identificare una regione genomica condivisa da tali razze». «Gli stessi fattori di rischio per il glioma – prosegue Truvé – potrebbero essere presenti anche in altre razze e il modo per identificare la regione genomica sarebbe quello di confrontare i marcatori genetici dei cani con diagnosi di glioma da diverse razze ai controlli sani. Sulla base di questo abbiamo poi eseguito diverse analisi genetiche per restringere la regione nel genoma».
Differenze tra sani e malati
Le analisi genetiche sono state eseguite su 25 diverse razze di cani. Da queste è stato possibile identificare un’area nel genoma che differiva tra cani malati e sani. Nella stessa zona del genoma i ricercatori hanno poi identificato 3 geni associati in maggior misura allo sviluppo di glioma nei cani. Poiché gli esseri umani hanno gli stessi geni, come quelli individuati dai ricercatori nei cani, i ricercatori hanno proseguito con l’intento di determinare se vi era un collegamento tra i geni identificati e glioma umano. «Abbiamo per esempio confrontato come i geni erano attivi nei tessuti tumorali e nei normali tessuti cerebrali – sottolinea la prof.ssa Karin Forsberg Nilsson – Abbiamo trovato che, specialmente uno dei geni, ha mostrato una ridotta attività nel tessuto tumorale. Questi risultati indicano che sono interessanti ulteriori indagini sul ruolo di questi tre geni nello sviluppo di glioma, con un potenziale beneficio sia per i cani che gli esseri umani».