Malattie renali sempre più diffuse. Aumenteranno del 17% nei prossimi dieci anni
La diffusione della malattia renale cronica è allarmante. Gli esperti prevedono un aumento esponenziale nei prossimi 10 anni, pari al 17 per cento. Prevenire però si può. Ecco il decalogo degli esperti

ROMA – È allarme malattie renali. E viene lanciato in occasione della XI Giornata Mondiale del Rene, organizzata dall’International Society of Nephrology e l’International Federation of Kidney. Gli esperti stimano che nei prossimi dieci anni vi sarà un aumento esponenziale dei casi, pari al 17 per cento. Un problema di salute pubblica vero e proprio, come riconosciuto anche dall’Oms.
A rischio anche gli italiani
Il problema malattia renale cronica, o MRC, non è soltanto mondiale ma anche italiano. La diffusione è infatti drammatica anche nel nostro Paese, e i numeri parlano chiaro. In Italia si stimano circa 4-5 milioni di persone con MRC. Di queste, molti sono purtroppo bambini, con 12,1 casi all’anno per milione di abitanti nella fascia di età tra gli 8 e i 13 anni. L’MRC è definita «una condizione di alterata funzione renale che persiste per più di 3 mesi. È classificata in cinque stadi di crescente gravità che iniziano con il danno renale (stadio 1) e si concludono con l’inizio della terapia sostitutiva dialitica o con il trapianto di rene (stadio 5)».
La Giornata Mondiale del Rene
«In occasione della Giornata Mondiale del Rene, puntare i riflettori sull’infanzia vuole dire fare una campagna di prevenzione molto più incisiva – spiega Antonio Santoro, Presidente della Società Italiana di Nefrologia – considerando che si tratta di una patologia la cui identificazione in fase precoce può essere utile a prevenirne l’evoluzione e le complicanze future».
Evitare alle persone di arrivare alla dialisi
«Celebrare la Giornata Mondiale del Rene e sostenere questa campagna di informazione – sottolinea Valentina Paris, Presidente ANED – è indispensabile per raggiungere l’obiettivo che ci poniamo quotidianamente: quello di far arrivare il minor numero di persone possibile alla dialisi. Fin dalla sua nascita, Aned è coinvolta in progetti e programmi per il miglioramento della qualità di vita dei dializzati e trapiantati e per promuovere l’adozione di nuovi stili di vita, che devono essere seguiti fin da bambini. Il tema scelto quest’anno si focalizza sui più piccoli, per i quali il ruolo di noi adulti nell’educazione alle buone abitudini è fondamentale».
Il decalogo della prevenzione
- Praticare attività fisica con regolarità
- Non fumare
- Fare attenzione alla gestione del proprio peso
- Evitare una alimentazione ipercalorica ad elevato contenuto di grassi
- Ridurre il consumo di sale e non eccedere nel consumo di proteine
- Evitare l’abuso di farmaci in particolare dei farmaci anti-infiammatori non steroidei
- Sottoporsi periodicamente all’esame delle urine
- Conoscere il valore della creatinina contenuta nel proprio sangue
- Mantenere il proprio organismo correttamente idratato, bevendo almeno un litro e mezzo al giorno
- Ridurre il consumo di bevande diverse dall’acqua
Un Selfie per informare
Sempre nell’ambito della Giornata Mondiale del Rene è stata data vita a un’iniziativa benefica: la «Waterselfie Campaign», una Campagna che per ogni selfie che ritragga l’atto del bere permetterà all’Aned di ricevere 50 centesimi di Euro da San Pellegrino. I selfie dovranno essere caricati su www.hydrationlab.it/waterselfie. Il ricavato sarà utilizzato per realizzare una guida alla prevenzione, con i consigli per mantenere sani i reni. La guida sarà distribuita gratuitamente negli ospedali e nelle scuole.