Giornata mondiale dell’udito, proteggiamo le nostre orecchie con i 6 consigli dell’Oms
Tema dell’edizione 2016, la perdita uditiva nell’infanzia. secondo l’Oms a soffrire di disturbi sono 32 milioni di bambini nel mondo. Seguiamo i consigli per preservare l’udito in tutti noi
ROMA – Nel mondo sono circa 32 milioni i bambini affetti da disabilità uditiva, ma se si contano anche gli adulti il numero sale vertiginosamente. Ma la Giornata Mondiale dell’Udito che si celebra oggi, è dedicata alla prevenzione dei disturbi dell’udito nei più piccoli. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che in 6 casi su 10 si potrebbero evitare semplicemente con la prevenzione. Ecco come.
Agire ora
Lo slogan «Perdita di udito infantile: agire ora», è stato coniato dall’Oms per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di sviluppare strategie atte a prevenire e trattare la sordità nei bambini. Tra queste, l’incentivare programmi di screening dell’udito sia nei neonati che in età prescolare. Se però un bambino presenta danni all’udito, anche qui «agire» subito è fondamentale: se il danno è rilevato prima che impari a parlare, si hanno più possibilità di miglioramento. Stessa cosa se si interviene in giovane età. Al contrario, c’è il rischio che non imparino neanche a parlare, con tutte le conseguenze che questo porta con sé, anche nell’integrarsi in società.
Le cause
I problemi uditivi nei bambini possono essere originati da diversi fattori: genetici, malformazioni congenite dell’orecchio o l’apparato uditivo, conseguenza di patologie virali come morbillo, parotite, rosolia, meningite. O, ancora, malattie sofferte dalla mamma in gravidanza. In tutti questi casi la prevenzione avviene per mezzo dei vaccini contro le diverse malattie, la regolamentazione nell’uso di alcuni farmaci e dei livelli di rumore negli ambienti. Tra i giovani, gli adulti e gli anziani (quando non fisiologiche), le cause spesso sono dovute anche all’esposizione (soprattutto prolungata) a forti rumori – musica compresa.
I 6 consigli salva udito dell’Oms
- Abbassa il volume: non superare il 60% del livello massimo dell’apparecchio in uso
- Tappi per le orecchie: chi frequenta locali dove il rumore o la musica oltrepassa una certa soglia di decibel dovrebbe indossare gli appositi tappi per gli orecchi, in modo da attutire l’impatto
- Usa gli auricolari: se si deve ascoltare musica è meglio usare gli auricolari o le cuffie, ma con il volume non troppo alto e non più di un’ora al giorno
- Lontano dagli altoparlanti: se si partecipa a una festa o un concerto è meglio posizionarsi lontano dalle casse acustiche e, ogni tanto, allontanarsi dal locale per concedere una tregua ai timpani
- Applicazioni: ormai quasi tutti possiedono uno smartphone. Per questo ci sono delle App che monitorano i livelli di rumore e che aiutano a controllare quando questo supera la soglia sicura