26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Ingredienti e sostanze cancerogene pericolose per la salute

5 veleni che (forse) assumi ogni giorno

Gli ingredienti cancerogeni (e non) contenuti negli alimenti di uso comune, che ogni giorno possiamo immettere nel nostro organismo.

Ciò che mangiamo è fondamentale per la nostra salute. Dobbiamo pensare al cibo come al «carburante» del nostro organismo. Mettereste mai il gasolio in un’auto a benzina? O utilizzereste un carburante «sporco» per mandare avanti la vostra macchina? È probabile che inizialmente possa andare avanti ugualmente, ma a lungo andare il motore comincerebbe ad avere seri problemi. La stessa cosa accade al nostro organismo: se lo alimentiamo male, con il passare del tempo cominceremo ad accusare diversi sintomi e disturbi fino a sviluppare vere e proprie patologie.

Ecco i cinque «veleni» di uso più comune che intossicano il nostro corpo.

Sciroppo di glucosio-fruttosio, il veleno onnipresente
L’HFCS, acronimo di High Fructose Corn Syrup, è uno dei «veleni» più comuni. Si trova praticamente ovunque: dolci industriali, biscotti, brioches, bevande, sciroppi medicinali, caramelle, creme e persino nella pasta sfoglia e pasta fillo. Si tratta di un prodotto estratto dall’amido di mais per mezzo di una conversione chimico-enzimatica, che dà origine a uno sciroppo che contiene glucosio e fruttosio. In natura tali componenti coesistono nel saccarosio attraverso un legame chimico che viene naturalmente «spezzato» da alcuni enzimi del nostro organismo. L’HFCS, non avendo questo legame, evita il processo di metabolizzazione durante la digestione entrando in circolo immediatamente. È anche da precisare che il fruttosio, ancora contenuto all’interno della frutta, non dà questi problemi grazie agli altri componenti presenti nel frutto stesso come per esempio le fibre.

Lo sciroppo di glucosio-fruttosio causa insulino-resistenza
Il rischio peggiore derivante da un utilizzo indiscriminato di prodotti a base di HFCS, è quello dell’insulino resistenza. Le ricerche scientifiche in merito si sprecano e sono tutt’altro che positive. La maggior parte del prodotto arriva al fegato, trasformandolo in grasso e ritardando la produzione di insulina. A lungo andare tutto ciò potrebbe portare al diabete di tipo 2. Uno studio condotto nel 2015 [1], mette in evidenza l’elevato rischio di mortalità vascolare – anche nei soggetti giovani – a causa di un eccessivo consumo di bevande contenenti HFCS. Altri studi mettono in evidenza la relazione tra HFCS obesità infantile, inappetenza, appetito eccessivo, sindrome metabolica. Effetti simili si ottengono anche con il fruttosio utilizzato al posto dello zucchero.

Grassi idrogenati e olio di palma, pericolosi per il pancreas
L’allarme arriva dalla Società Italiana di Diabetologia (SID). Alimentarsi con cibi contenenti grassi idrogenati – specie quelli provenienti dall’olio di palma - possono provocare la morte delle cellule che producono insulina a causa di una proteina chiamata p66Shc. A seguito di uno studio condotto dall’Università di Bari, di Pisa e di Padova è emerso che il palmitato dell’olio di palma danneggia il pancreas. «Il palmitato è il prototipo degli acidi grassi saturi, e rappresenta il principale acido grasso presente nel nostro sangue, soprattutto nei soggetti obesi o in sovrappeso – spiega Francesco Giorgino, docente di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo presso l’Università Aldo Moro di Bari e coordinatore del comitato scientifico della SID – Nello studio, viene identificato nella proteina p66Shc una sorta di sensore dell’eccesso di grassi e dell’obesità all’interno della cellula beta pancreatica, che poi crea effetti dannosi per la stessa cellula».

Rischio anche per cuore e arterie
I grassi idrogenati possono anche creare seri rischi cardiovascolari. Numerosi studi confermano tale l’ipotesi. Uno di questi è quello pubblicato recentemente sul The Journal of the American College of Nutrition [2] che mette in evidenza l’associazione tra acidi grassi idrogenati e l’aumento di colesterolo totale, trigliceridi, colesterolo cattivo e rischio cardiovascolare.

  • Approfondimento: Cosa sono i grassi idrogenati
    I grassi idrogenati sono lipidi vegetali a cui sono state aggiunte due sostanze: il nichelio e l’idrogeno. Con questa tecnica si ottiene un punto di fusione maggiore e un aspetto più solido. Il grasso, quindi, non è più liquido a temperatura ambiente ma semisolido come un panetto di burro. Ciò consente di avere una maggiore conservabilità e anche di fornire una migliore struttura ad alimenti e dolci. La margarina è il caso più eclatante di grasso idrogenato.

Gli ormoni che non ti aspetti
Si trovano soprattutto nella carne, a causa di allevatori spesso poco scrupolosi che somministrano ormoni per favorire una crescita più rapida dell’animale. Se al momento della macellazione non sono stati eliminati dall’organismo di bovini, suini e ovini, questi ormoni potrebbero entrare in circolo nella persona che si sta alimentando. Alcuni in particolare, come il dietilstilbestrolo – un estrogeno sintetico – sembra essere correlato alla formazione di alcuni tumori come quello alla mammella (seno) e alla prostata.

Dolcificanti cancerogeni
Hai mai guardato cosa contengono le caramelle, i farmaci, gli sciroppi o anche i dolci «light»? La maggior parte contiene dolcificanti che sono persino più pericolosi dello zucchero bianco. Un esempio? Secondo uno studio presentato all’European Association for the Study of Diabetes, gli edulcoranti alzano i livelli di glicemia: un paradosso se si pensa che normalmente vengono consigliati ai diabetici. Anche una ricerca pubblicata su Nature conferma questa ipotesi: «Nella metà dei soggetti, anche un’esposizione di un breve periodo alla saccarina induce a un aumento significativo della glicemia», dichiara il dott. Eran Segal del Weizmann Institute of Science di Rehovot. Infine, il ciclamato può lasciare residui all’interno dell’organismo che vengono convertiti in cicloesamina ─ sostanza altamente cancerogena.

Attenzione agli additivi alimentari, si sospetta possano causare il cancro
L’ IARC (International Agency for Research on Cancer) ha stilato una lista di ingredienti cancerogeni che si possono trovare negli alimenti di uso comune. Tra questi vi sono alcuni additivi alimentari come il BHA utilizzato come antiossidante e la carragenina usata come addensante «naturale». Ci sono anche tre coloranti sotto accusa, distinguibili attraverso le seguenti sigle: E110 (giallo arancio), E122 (azorubina), E133 (blu brillante). Per ora sono inseriti nel gruppo dei agenti cancerogeni sospetti.

 [1] A dose-response study of consuming high-fructose corn syrup-sweetened beverages on lipid/lipoprotein risk factors for cardiovascular disease in young adults. Stanhope KL, Medici V, Bremer AA, Lee V, Lam HD, Nunez MV, Chen GX, Keim NL, Havel PJ. Am J Clin Nutr. 2015 Jun;101(6):1144-54. doi: 10.3945/ajcn.114.100461. Epub 2015 Apr 22.

[2] Consumption of Oxidized and Partially Hydrogenated Oils Differentially Induces Trans-Fatty Acids Incorporation in Rats' Heart and Dyslipidemia. Dhibi M, Mnari A, Brahmi F, Houas Z, Chargui I, Kharroubi W, Hammami M. J Am Coll Nutr. 2015 Mar 20:1-11. [Epub ahead of print]