22 maggio 2025
Aggiornato 08:30
Nuovo pericolo dai cibi industriali

Malattie autoimmuni e cibo industriale, c’è un collegamento

Cibi industriali sotto accusa, potrebbero danneggiare la resistenza dell’intestino innescando patologie autoimmuni

HAIFA – Nuovamente incriminati i cibi industriali. Questa volta sul banco degli imputati a causa di un potenziale aumentato rischio delle malattie autoimmuni. La nuova, sconcertante tesi, di alcuni scienziati israeliani.

Colpa degli additivi
Il cibo industriale non è minimamente paragonabile a quello artigianale o casalingo. Se si pone attenzione alle etichette si noterà che per produrre lo stesso cibo, a livello industriale vengono adoperati almeno il 20-30% di ingredienti in più. Se da un lato l’aggiunta di additivi ne esalta il sapore e aumenta la conservabilità, dall’altra questa abitudine provoca non pochi danni alla salute.   

I cibi industriali causano un indebolimento dell’intestino
I ricercatori della Facoltà di Medicina Rappaport dell’Istituto di Tecnologia Technion di Haifa (Israele) dell’Istituto Aesku-Kipp in Germania hanno evidenziato come i cibi industriali indeboliscano fortemente la resistenza dei batteri nell’intestino, riducendo lo smaltimento delle tossine organiche. Tutto ciò aumenterebbe, di riflesso, il rischio di contrarre patologie autoimmuni.

Quando il corpo attacca sé stesso
Cibarsi frequentemente di cibi trasformati, secondo il prof. Aaron Lerner della Facoltà di Medicina Rappaport, fa sì che il sistema immunitario del corpo abbia un maggior rischio di attaccare cellule, tessuti o organi come se si trattasse di corpi estranei. Di malattie di questo genere se ne contano a decine. Le più conosciute sono la celiachia, il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla, il lupus eritematoso, il morbo di Crohn, la sclerodermia eccetera.

Un aumento di malattie autoimmuni
«Negli ultimi decenni - spiega Learner - c’è stata una diminuzione dell’incidenza delle malattie infettive, ma allo stesso tempo c’è stato un aumento dell’incidenza di malattie allergiche, cancro e malattie autoimmuni. Poiché il peso dei cambiamenti genetici è insignificante in un così breve periodo, la comunità scientifica sta cercando le cause a livello ambientale». I ricercatori spiegano che molte malattie autoimmuni derivano dai danni recati alle «giunzioni occludenti». Queste svolgono un ruolo protettivo nei confronti della mucosa intestinale, evitando l’attacco di batteri, allergeni, sostanze cancerogene e tossine. Quando il loro funzionamento viene intaccato, il rischio di malattie autoimmuni diventa altissimo.

Quali additivi
Ci sono almeno sette additivi alimentari che possono nuocere alla salute compromettendo il funzionamento delle giunzioni occludenti. Tra questi ci sono il glucosio, il sodio, i solventi grassi che fungono da emulsionanti, il glutine, gli acidi organici, la transglutaminasi e le particelle nanometriche. Learner precisa che «Le agenzie di controllo come la FDA sorvegliano rigorosamente l’industria farmaceutica, ma il mercato degli additivi alimentari rimane senza controllo. Speriamo che questo studio migliori la consapevolezza sui pericoli insiti negli additivi alimentari industriali e sensibilizzino sulla necessità di un migliore controllo».

Risultati basati su studi in vitro
Per ora gli studi sono stati condotti solo in vitro e non ci sono conferme derivanti da ricerche eseguite su esseri umani (studi clinici). «Alcuni additivi, come il glucosio e il sodio, sono naturali, e alcuni sono effettivamente industriali e artificiali. Sappiamo che il consumo di elevate quantità cibi trasformati è sconsigliato», spiega il prof. Itamar Grotto responsabile della salute pubblica del Ministero della Salute.