Un’area del cervello ama il Natale
Ami davvero il Natale? Lo svela il tuo cervello
COPENAGHEN – Perché ci sono persone che aspettano il 25 dicembre tutto l’anno, che sentono la magia nei loro cuori e altri che odiano il Natale pensando sia solo un momento di stress tra feste e regali? Questa è la domanda che probabilmente si sono posti alcuni ricercatori danesi, coinvolgendo un team piuttosto «allargato» formato da neuroradiologi, fisiologi e neurologi.
Se ami il Natale, hai un’area del cervello più attiva di un’altra
Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal, ha voluto indagare l’effetto Natale sulle persone, esaminando il cervello di chi lo ama e chi lo odia. Il gruppo di ricerca si è avvalso della risonanza magnetica per vedere quali aree cerebrali erano più attive. Sono state reclutate 20 europei suddivisi in due gruppi: chi ama appunto il Natale e chi non. Dai risultati è emerso che le persone che adorano il Natale, quando ne sentono parlare, attivano un’area cerebrale ben precisa situata tra la corteccia sensorimotoria, premotoria e motoria primaria, insieme al lobulo parietale inferiore e superiore.
Cosa risiede in queste aree?
Nelle aree che vengono attivate al solo pensiero del Natale risiede, secondo gli scienziati, il controllo dei pensieri spirituali della condivisione dell’imitazione. Tali zone si attivavano persino nelle persone non cristiane che però, in qualche modo, erano abituate a festeggiare il Natale. «I lobuli parietali destro e sinistro giocano un ruolo determinante nella trascendenza del Sé, un tratto della personalità che riguarda la predisposizione alla spiritualità – spiega Anders Haugaard, neurologo della Faculty of Health and Medical Sciences di Copenhagen – Inoltre la corteccia premotoria frontale è importante nell’esprimere emozioni alle altre persone, stimolando un’azione di specchio o di imitazione dello stato fisico altrui».
Una ricerca allegra, come il Natale
Questa ricerca non è probabilmente da prendere tanto seriamente, considerando che anche i ricercatori stessi si rendono conto che il tema è particolarmente allegro e scherzoso, e come tale deve essere preso lo studio. Anche se pare che alcuni colleghi neuroscienziati lo abbiano già criticato. Forse anche loro non conoscono lo spirito natalizio? Ci vorrebbe un’altra risonanza magnetica per accertarlo…