Medicine naturali, sono sicure?
Non fare di tutta l’erba un fascio. Il nuovo opuscolo per utilizzare al meglio fitoterapici ed erbe per non rischiare.
ROMA – L’utilizzo delle medicine non convenzionali, o naturali, è in costante crescita in questi ultimi anni. E la loro sicurezza ed efficacia sembra quasi scontata, sia per chi le utilizza che chi le somministra. Ma non è affatto così. A riguardo deve essere fatta ancora molta chiarezza. Non a caso nasce «Non fare di tutta l’erba un fascio: quali evidenze cliniche?», una pubblicazione curata dall’Associazione La Lampada di Aladino Onlus di Brugherio (MB).
Attenzione al fai da te
Internet è un grande contenitori di informazioni utili. Ma non tutto ciò che si legge ha un fondamento scientifico. La convinzione, per esempio, che un erba non faccia per forza male è assolutamente errata. Prima di assumere un qualsiasi rimedio naturale è importante conoscere le sue proprietà, ma anche i possibili effetti collaterali e le interazioni con farmaci e alimenti. Un fenomeno che si presenta in gran misura tra i pazienti oncologici che usano le erbe come terapia di supporto, senza conoscerne le eventuali conseguenze.
Informazioni chiare per il cittadino
Il sistema sanitario nazionale (SSN) non rimborsa le medicine non convenzionali. Spendere troppi soldi, però, è il male minore. Ciò che realmente si rischia sono problemi di salute anche di un certo rilievo, causati da un utilizzo errato. Non fare di tutta l’erba un fascio, nasce quindi con l’obiettivo di fornire informazioni chiare e trasparenti, basate su evidenze scientifiche. Senza dimenticare l’importanza di rivolgersi sempre al proprio medico curante prima dell’assunzione. L’opuscolo è scaricabile gratuitamente a questo Link.