I nuovi virus da cui dobbiamo proteggere i nostri bambini
Le infezioni respiratorie sono tra le principali affezioni che colpiscono in età pediatrica. L’80 per cento di queste sono causate da diversi virus. Oggi spunta il “nuovo” Enterovirus D68, a cui fare molta attenzione, e il Bocavirus
ROMA – Nuovi virus emergenti sono causa di molte infezioni respiratorie che colpiscono per la maggior parte i bambini in età pediatrica. Alcuni di questi, come l’Enterovirus D68 sono stati causa anche di decessi. Altro virus da tenere d’occhio è il Bocavirus umano (HBoV), che è in grado di provocare infezioni alle alte e basse vie respiratorie.
Nuovi e vecchi virus
È una ricerca a cura dell’équipe dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura del Policlinico dell’Università degli Studi di Milano ad aver preso in considerazione i virus emergenti che causano le infezioni delle vie respiratorie. Queste presentano la massima incidenza proprio in età pediatrica, e in particolare nei primi anni di vita. Le infezioni sono rappresentate nell’80% dei casi da agenti eziologici come virus respiratorio sinciziale, virus influenzali e parainfluenzali, Adenovirus e Rhinovirus. Ma non solo. Dallo studio, presentato a San Diego al Congresso ICAAC/ICC e recentemente pubblicato su PloS One, è emerso che nel nostro Paese circa il 10% dei casi di infezioni respiratorie in età pediatrica sia causato dal Bocavirus umano (HBoV).
Terapie mirate
«Nei casi di infezioni respiratorie, soprattutto in età pediatrica – sottolinea la dott.ssa Susanna Esposito – la diagnostica di laboratorio assume un ruolo fondamentale. Al fine di poter avviare rapidamente una terapia mirata e per gestire adeguatamente il piccolo paziente, è necessario usare metodi diagnostici che permettano una identificazione multipla, rapida ed efficace dei possibili virus. Essere curati con tecniche diagnostiche sofisticate vuol dire anche ridurre i tempi di ospedalizzazione e di conseguenza i costi, e consente di evitare spesso la somministrazione di una terapia antibiotica inappropriata, prevenendo quindi fenomeni di farmaco-resistenza».
Occhio al virus pericoloso
Tra i virus emergenti un ruolo importante lo assume l’Enterovirus D68. Questo nel 2014 ha causato negli Stati Uniti una grave epidemia di infezioni respiratorie, associate a manifestazioni neurologiche, causando la morte di quattro bambini. Si tratta di un agente infettivo che, se pur relativamente raro anche in Europa, ha causato infezioni respiratorie gravi, almeno 2 casi di meningoencefaliti oltre a due decessi. «Nelle forme respiratorie, la prevenzione è fondamentale, per evitare eventuali rischi di complicanze che le sindromi influenzali possono causare durante la stagione invernale nei primi anni di vita – precisa Susanna Esposito – Al riguardo, la vaccinazione contro l’influenza risulta utile per ridurre le manifestazioni cliniche gravi legate all’influenza in tutti i bambini che frequentano i primi anni della comunità scolastica, per contenere i costi della malattia e per evitare la sua trasmissione all’interno del nucleo familiare. Da quest’anno sarà disponibile anche nel nostro Paese il vaccino antinfluenzale quadrivalente, in cui sono inseriti due ceppi virali di tipo B, oltre ai tradizionali virus influenzali A(H1N1) e A(H3N2). Questa novità permetterà di aumentare l’efficacia della vaccinazione nei confronti dell’influenza evitando casi di malattia non coperti dal vaccino antinfluenzale trivalente».