25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Bambini a rischio

Bambini, carenza di vitamina D può causare morte improvvisa

Una carenza di vitamina D è stata trovata essere potenziale causa di morte improvvisa neonatale e dei bambini piccoli tra i 2 giorni e i 10 anni, specie se accompagnata di ipocalcemia

LONDRA – Gli scienziati del Department of Cellular Pathology, Barts Health NHS Trust di Londra hanno scoperto che una carenza di vitamina D può essere la causa di morte improvvisa neonatale e dei bambini piccoli. Una sua carenza è oltremodo associata ad asma infantile, infezioni multiple e ricorrenti e altre malattie più o meno gravi.

LA MAMMA È IMPORTANTE – Corretti livelli di vitamina D e calcio sono essenziali per la salute del nascituro. E questo apporto è mediato dalla mamma. Non a caso, per il metabolismo e l’assorbimento del calcio è basilare la vitamina D: ricevere i giusti livelli di calcio e vitamina D parte proprio nel grembo materno, per cui il ruolo della mamma è vitale: Ruolo che prosegue dopo la nascita e durante lo sviluppo del bambino.

MORTI IMPROVVISE – Sulla rivista Pediatric and Developmental Pathology i ricercatori coordinati dalla dott.ssa Scheimberg hanno esaminato 183 casi di morte improvvisa riguardanti bambini di età compresa tra 2 giorni e 10 anni. A seconda del motivo principale del decesso sono stati classificati in 4 categorie: carenza di vitamina D (VDD), insufficienza di vitamina D (VDI), vitamina D non ottimale (VDS), e vitamina D adeguata o normale (VDN). Diciassette bambini sono stati trovati avere VDD, 24 con VDI, 10 con VDS e in un solo caso VDN.

ANCHE LA VITAMINA È IMPORTANTE – La vitamina D è fondamentale non solo per assorbire il calcio, ma anche per mantenere l’equilibrio tra calcio e fosforo. Una carenza (o VDD) è direttamente associata al rachitismo, ossia quando le ossa non crescono e le cartilagini non mineralizzano. Questa condizione poi può causare morte prematura nei bambini piccoli. Alti livelli di vitamina D durante la gravidanza sono fondamentali per promuovere una sana crescita scheletrico fetale e per garantire un dopoparto in salute. Al contrario, un rischio potenziale di VDD può causare apnea, crisi epilettiche ipocalcemiche, tetania, funzioni motorie ritardate, deformità scheletriche e fratture. Può anche portare a un aumento del rischio di altre malattie infantili, come il diabete di tipo I, asma bronchiale, infezioni respiratorie e tubercolosi.