13 ottobre 2025
Aggiornato 04:30
Bpa e i pericoli per la salute

Bottiglie bisfenolo free, peggio delle altre

Un nuovo studio evidenzia come i contenitori per alimenti prodotti con quella che doveva essere un’alternativa al pericoloso BPA, chiamata bisfenolo-S, in realtà possono essere anche peggio per la salute.

CALGARY – L’hanno chiamato bisfenolo S e doveva essere l’alternativa «sana» al bisfenolo A (o BP-A) il noto composto sintetico a base di carbonio. Utilizzato nella produzione di bottiglie di plastica e altri contenitori per alimenti, il BPA è accusato di causare molti problemi di salute come perturbamento endocrino, sterilità, cancro e altri ancora. Uno studio però mostra che il bisfenolo-S può anche essere peggio.

SORPRESA! – Perfino i ricercatori dell’Università di Calgary, in Canada, sono stati sorpresi dai risultati del loro studio sulla sicurezza del bisfenolo free. «Sono stata davvero molto sorpresa dai nostri risultati – commenta la dott.ssa Deborah Kurrasch della Calgary’s Cumming School of Medicine – [Abbiamo utilizzato] una dose molto, molto, molto bassa, quindi non pensavo che utilizzare una dose così bassa potesse avere qualche effetto». Eppure ce l’ha avuto.

DOVE SI TROVA – Il bisfenolo A è stato utilizzato da molto tempo per la produzione di carta termica come quella degli scontrini, bottiglie e bicchieri di plastica, biberon, lattine smaltate e altri contenitori per alimenti. In diversi Paesi, come anche l’Italia, ne è stato da alcuni anni vietato l’utilizzo per i biberon e altri bicchieri.

FREE È SICURO? – Il bisfenolo S sarebbe dunque l’alternativa «sicura» al pericoloso BPA. E ora sono molti i prodotti che contengono questa sostanza. Solo che il nuovo studio condotto su modello animale dalla dott.ssa Kurrasch mostra che non è così innocua. Il bisfenolo S si è infatti dimostrato capace di alterare la corretta formazione dei neuroni negli embrioni, con conseguenti squilibri ormonali e iperattività nei soggetti studiati. «Questi risultati sono importanti perché sostengono che il periodo prenatale è una fase particolarmente delicata, e rivela vie inesplorate di ricerca in quanto l’esposizione precoce a sostanze chimiche può alterare lo sviluppo del cervello», conclude Cassandra Kinch, coautrice dello studio. In sostanza, prima di vantare l’innocuità di un prodotto chimico è sempre bene testare quanto sia davvero affidabile, visto che ne va della nostra salute.