19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Il computer sa tutto di noi

Facebook ci conosce meglio dei nostri parenti e amici

Scienziati britannici dimostrano che un computer può definire e giudicare la nostra personalità meglio di amici e famigliari. I "mi piace" di Facebook parlano di noi, nel bene e nel male

REGNO UNITO - E se a giudicare come siamo, il nostro carattere e la nostra personalità fosse più preciso un computer? Già! A quanto pare le macchine ci conoscono meglio di amici e familiari. Se poi, aiutate dalle tracce digitali dei "mi piace" di Facebook, pare ci azzecchino ancora di più.

PC MEGLIO DI AMICI E PARENTI – Pubblicato sulla rivista PNAS, lo studio che dimostra come a conoscerci siano in qualche modo meglio i computer che non chi ci sta accanto, è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università di Cambridge e la Stanford University. I ricercatori hanno coinvolto sia amici che familiari delle persone da giudicare. Come previsto, le persone emettevano un giudizio in base alla propria familiarità con il giudicato. Il computer, invece, avrebbe utilizzato i famosi "like" di Facebook. Risultato? Il modello computerizzato si è rivelato capace di svelare la personalità di un individuo in modo più accurato in confronto alla maggior parte di amici e familiari.

L’ECCEZIONE DA MARITI E MOGLI – Solo mariti e mogli dei soggetti analizzati riuscivano in qualche caso a far meglio del computer nel tratteggiare i tratti psicologici. A parte questa eccezione, i ricercatori ritengono che lo studio dimostri come anche un semplice computer sia in grado di scoprire i tratti psicologici di una persona attraverso la pura analisi dei dati. «In futuro – spiega Wu Youyou, dell’Università di Cambridge – i computer potrebbero essere in grado di dedurre i nostri tratti psicologici e reagire di conseguenza, cosa che porterebbe alla nascita di macchine emotivamente intelligenti e con abilità sociali. In questo contesto, le interazioni uomo-computer rappresentate in film di fantascienza come "Her" sembrano essere alla nostra portata».

ADDIO PRIVACY? – Questi risultati, sebbene strabilianti, potrebbero sollevare preoccupazioni per la privacy degli utenti, avvertono gli scienziati. Basti pensare infatti che il computer utilizzato per lo studio è stato capace di descrivere con più precisione la personalità di una persona analizzando soltanto 10 "mi piace", cosa che non era riuscita a un collega di lavoro. Se poi il software analizzava 70 "like" superava un amico, per arrivare a surclassare un famigliare con 150 "mi piace" e contendere il primato con il coniuge con 300 "mi piace». Se infine si considera che un utente medio di Facebook raccoglie circa 227 "mi piace", questo tipo di tecnologia potrebbe arrivare a sapere su di noi più dei nostri amici o parenti. «Ci auguriamo che consumatori, sviluppatori di tecnologia e politici affronteranno queste sfide, sostenendo leggi e sistemi a tutela della privacy, e dando agli utenti il pieno controllo sulle loro tracce digitali», conclude il coautore Michal Kosinski della Stanford.