28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Studio inglese

Il multi-tasking ti restringe il cervello

Fare diverse cose contemporaneamente come guardare la tv, mandare email, ascoltare la radio e rispondere al telefono può aumentare il rischio di scarsa attenzione, perdita di memoria, aumento di ansia e di depressione.

LONDRA - Essere «multitasking», fare cioè diverse cose contemporaneamente come guardare la tv, mandare email, ascoltare la radio e rispondere al telefono è rischioso perchè potrebbe farci restringere il cervello. A lanciare l'allarme sono i ricercatori dell'Università di Sussex in Inghilterra il cui studio è stato pubblicato sulla rivista PlosOne.

I ricercatori hanno studiato 75 persone tra uomini e donne che di solito hanno un comportamento cosiddetto «multitasking», ossia utilizzano vari dispositivi multimediali contemporaneamente. Esaminando i loro cervelli sottoposti a Risonanza Magnetica hanno osservato che la struttura era modificata in una parte cosiddetta «corteccia cingolata anteriore». Questa zona, che secondo i ricercatori con un comportamento multitasking si potrebbe restringere, è coinvolta nell'elaborazione delle emozioni e delle informazioni. Tutto questo può aumentare il rischio di scarsa attenzione, perdita di memoria, aumento di ansia e di depressione. «Questo studio conferma anche i risultati di un altro studio importantissimo eseguito dall'Associazione Emdr Italia (Eye Movement Desensitization and Reprocessiong) in collaborazione con Cnr e Università di Tor Vergata - afferma Paola Vincinguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap Responsabile Comunicazione-Sviluppo e supervisore EMDR Italia - secondo il quale un trauma può modificare il funzionamento del cervello. Quindi è una conferma quella che arriva dagli scienziati di Sussex. La struttura del cervello può essere modificata in caso di esposizione prolungata a nuovi ambienti ed esperienze».

«Tutti ormai siamo multitasking e tutti stiamo correndo un rischio altissimo. Usare contemporaneamente tablet, telefonino, guardare la tv e quant'altro è nella nostra vita quotidiana e ogni giorno aumentiamo il nostro livello di stress. Lo stress ci fa ammalare. Dobbiamo imparare a gestire il nostro tempo in maniera diversa e a compiere un'azione alla volta. Dividere il momento del lavoro da quello da trascorrere a casa, per esempio, è fondamentale. Non portarsi il lavoro in famiglia è un modo per proteggersi dalla possibilità di entrare nella situazione patologica dello stress 'distress', evitando tutta una serie di piccoli disturbi che in poco tempo si potrebbero trasformare in patologie psico-fisiche anche gravi», conclude l'esperta.