Suicidio assistito, in Svizzera esteso anche ai malati non terminali
Exit A.D.M.D., che opera nella Svizzera francese, ha preso questa decisione nel corso della sua assemblea generale ad aprile. Le due associazioni gemelle che operano in Svizzera tedesca e italiana dovrebbero ricalcare gli stessi passi nei prossimi giorni.
GINEVRA - Un'associazione svizzera di assistenza al suicidio ha deciso di estendere il suo aiuto anche alle persone anziane malate che non sono in fase terminale ma che desiderano comunque mettere fine ai loro giorni. Exit A.D.M.D., che opera nella Svizzera francese, ha preso questa decisione nel corso della sua assemblea generale ad aprile. Le due associazioni gemelle che operano in Svizzera tedesca e italiana dovrebbero ricalcare gli stessi passi nei prossimi giorni.
LA MOTIVAZIONE - «Noi aiutiamo le persone malate che decidono di preferire una qualità della vita piuttosto che una quantità di sopravvivenza di pessima qualità», ha spiegato il dottor Jerome. «Si tratta di quelle persone anziane che sono malate, che magari non hanno una malattia mortale a breve termine, ma che patiscono delle sofferenze». Exit A.D.M.D., che assiste solo persone residenti in Svizzera, ha aiutato a morire 155 persone nel 2013, essenzialmente malati di tumore. Exit della Svizzera tedesca ha accompagnato alla morte altre 459 persone lo scorso anno.
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