27 agosto 2025
Aggiornato 21:30
25 anni dopo l'approvazione della prima normativa

Spagna, in vigore la nuova legge sull'aborto

Abortire non è più un reato depenalizzato, diventa un diritto. Nessun limite prime 14 settimane

MADRID - Entra in vigore oggi la nuova legge sull'interruzione volontaria di gravidanza in Spagna: le donne di età superiore ai 16 anni potranno abortire entro le prime 14 settimane di gestazione senza fornire alcuna spiegazione. Interrompere volontariamente una gravidanza cessa così di essere un reato, depenalizzato in base ad alcuni presupposti, per trasformarsi in un diritto, esattamente 25 anni dopo l'approvazione della prima normativa, nel 1985.

Ma la Corte costituzionale mercoledì scorso ha riconosciuto l'ammissibilità di un ricorso presentato dal Partito popolare - che ha chiesto la sospensione in via cautelativa di otto articoli della legge che violerebbe l'articolo 15 della costituzione sul diritto alla vita - e ha dato a governo e parlamento tre giorni di tempo per presentare i loro argomenti prima che la Corte decida se procedere alla sospensione cautelare della riforma, alla quale si oppone fermamente la chiesa cattolica.

La legge prevede inoltre che, in caso di rischio per la salute della donna, sia possibile abortire fino alla 22esima settimana. A partire da questo momento l'intervento sarà permesso solo in caso di gravi malformazioni del feto.

Finora in Spagna le donne potevano ricorrere all'interruzione volontaria della gravidanza solo in caso di stupro (fino alla 12esima settimana), di malformazione del feto (22esima) o per grave rischio per la salute della madre (senza limite temporale), motivo al quale si appellava la quasi totalità delle donne, il 96,69% nel 2008.