Pari opportunità
7 uomini su 10 trasgrediscono e le donne non sono da meno
ROMA - Secondo recenti statistiche, in Italia 7 uomini su 10 trasgrediscono e le donne non sono da meno. «Hanno ormai conquistato la parità» dice la la psicologa e psicoterapeuta Roberta Giommi, autrice del libro «Tradire» L'80% dei tradimenti vengono scoperti, nel 70% dei casi le coppie ufficiali sopravvivono all'intrusione di una terza persona e non si separano. E di tradimento e perdono del coniuge infedele si occupano anche i preti in dibattiti che avvengono nelle sale parrocchiali. La sintesi è che il traditore va perdonato, l'operazione non è facile, ma neppure impossibile.
Ma quali sono gli indizi che ci devono far rizzare le antenne? Innanzitutto gli strani orari di riunioni e di incontri, quindi le uscite improvvise. Durante le feste e i fine settimana l'amante appare inquieto, esce con scuse incomprensibili. Un'arma a doppio taglio è il cellulare, strumento prezioso per i clandestini. Spesso si ignora quanto sia facile rintracciare telefonate e messaggi di passione malgrado doppie schede e altri trucchi. Il controllore prima o poi coglierà una distrazione. Badate anche a posta elettronica e bollette telefoniche. «Un tempo una lettera d'amore poteva essere nascosta, oggi i mezzi di comunicazione sono tanti e trovare le prove dell'inganno è facile», avverte Giommi. Chi vuole verificare un sospetto ha due strade. Assumere un investigatore o diventare Sherlock Holmes, pianificando pedinamenti e incursioni. Prima di partire alla ricerca della verità dobbiamo chiederci però se siamo pronti ad affrontarla e come. Se non ci sentiamo in grado di sostenerne le conseguenze, meglio lasciar perdere.
In fondo tutte le storie di tradimenti si somigliano :cambiano solo nei particolari, nelle circostanze.
La sessuologa fiorentina racconta le esperienze delle coppie e si sofferma sulle storie emotivamente importanti, lunghe, intense, tralasciando le avventure che di solito passano senza lasciare segni. Ci si aspetterebbe un trattato teorico, di poca utilità per chi pratica o subisce l'infedeltà. Il risultato è invece un manuale ad uso e consumo delle due parti in causa, ingannatori e ingannati. Guida a sostegno di migliaia di giocatori del triangolo amoroso. Si tradisce per innamoramento («l'amore è un sentimento così desiderabile e ne abbiamo sempre tanta nostalgia che quando ci appare come messaggero di gioia siamo pronti ad accoglierlo»), per curiosità (desiderio di capire come lui o lei sarà a letto), per noia (in quanto affaticati dalla monotonia del rapporto preesistente). E ancora, per compensazione, per caso oppure perché siamo dei serial killer in perpetua missione, mestiere «che si traduce in un costante lavoro di seduzione neutra». E infine per passione e dipendenza sessuale: siamo attanagliati all'improvviso da sensazioni lancinanti. Mente, cuore e corpo sono i motori dell'infedeltà ed è importante capire come scatta una relazione. In tutti e tre i casi si verifica un incantesimo, una magia e alla fine i diversi elementi si fondono. Il sesso? «Costituisce un forte legame perché ha una potenza istintiva, mette in moto la voglia di contatto e lascia tracce. Vorremmo continuare a guardare, annusare, toccare».
Una ricerca ha nobilitato il tradimento femminile. Le donne non lo farebbero per piacere ma per migliorare la specie.
Secondo lo studio condotto dai ricercatori della University of California e della University of New Mexico il tradimento della donna, infatti, può essere dettato da ragioni biologiche, genetiche ed evoluzionistiche. Durante l'ovulazione, le donne potrebbero sentirsi attratte da un altro partner maschile, più equipaggiato geneticamente. I ricercatori sono partiti dall'assunto che il gentil sesso, in vista della procreazione e per il miglioramento della specie, si sente richiamato ormonalmente da chi possiede caratteristiche tipiche della forza, della salute, della fertilità. Soprattutto se il partner abituale col quale la donna ha un’intesa dettata più dalla razionalità che dalla sessualità, è piuttosto debole di costituzione. Per gli autori dello studio non dobbiamo dimenticare che la donna è nella difficile posizione di doversi preoccupare da una parte della sua sopravvivenza, dall'altra di quella della prole. Dunque il partner a lungo termine che può assicurarle stabilità affettiva e sicurezza anche economica , potrebbe essere diverso da quello che può donare alla prole benefici genetici. Di qui il maschio irresistibilmente attraente dal punto di vista fisico è automaticamente associato dalla donna all'ipotesi che potrebbe donare migliori geni ed il tradimento femminile acquista nobiltà di intenti. Sarà!! Ma
Come deve comportarsi il fedifrago smascherato? La vecchia regola del negare anche di fronte all'evidenza va rivista. Il ripiego migliore, anche per la parte lesa, è una mezza confessione. Dire, ma non tutto, attenuare le situazioni, non cedere alla pressione degli interrogatori infiniti, di solito notturni, di moglie o marito. Prima di cominciare a chiedere bisogna avere chiaro dove si vuole arrivare. Infilare il dito nella piaga significa non tornare più indietro.