28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Tabagismo

Fumatori baby: un quadro preoccupante

Milano detiene il record. Ogni giorno in tabaccheria otto ragazzini entrano e chiedono un pacchetto

Da un’indagine di AstraRicerche risulta che Milano detiene il record dei fumatori baby. La capitale della moda ha il primato per il numero di giovanissimi che accendono la prima sigaretta. Ne fumano una media di otto al giorno. «All’inizio si è spinti dalla voglia di emulare i grandi e di sentirsi grandi- dice Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma - anche perché a quell’età ci si vuole sentire uguali al gruppo. La Società rimanda spesso il mito del macho con la sigaretta tra le labbra o della femme fatal. E poi fumare è proibito e quindi per questo ancora più affascinante.

I genitori devono parlare dei danni del fumo, quanto sia pericoloso già quando il bambino è piccolo, in età non sospetta perché i messaggi che si recepiscono meglio sono quelli impartiti da piccoli. Bisognerebbe far toccare con mano ad un adolescente cosa vuol dire «danni da fumo», a volte le parole non vengono ascoltate. E sbaglia quel genitore che pensa che la sigaretta sia il «minore dei mali» davanti a delle possibili trasgressioni che fanno ben più paura. Bisogna far capire al ragazzo quanto sia pericolosa per la sua salute l’abitudine al fumo. Arrivando anche ad estremizzare il messaggio: se un adolescente vedesse un malato di tumore capirebbe il messaggio più di mille parole. E poi, un consiglio a mamma e papà: date il buon esempio». Secondo le cifre ben 20 minorenni su 100 iniziano a fumare a 15 anni e mezzo in media, contro una media nazionale di 12, e lo fanno anche 6 mesi prima rispetto agli altri ragazzi italiani. «Mio figlio, è un adolescente, eppure fuma». Lo dicono 37 genitori su cento. Convincerli a smettere è difficile, ci riescono solo 3 genitori su 10. Ma uno su 10 addirittura si rassegna, non ci prova nemmeno. Un quadro preoccupante che si aggrava quando in famiglia non solo mamma e papà fumano ma mandano i figli in tabaccheria ad acquistare per loro conto le sigarette. Sono 47 su cento i genitori fumatori che commissionano l’acquisto. Eppure quasi la totalità sa che vendere e comprare sigarette prima dei 16 anni è vietato dalla legge. Così il tabaccaio si trova in frontiera.

Davanti a questa realtà il Movimento Italiano Genitori e la Federazione Italiana Tabaccai continua a lanciare campagne per sensibilizzare gli adulti sul rischio del fumo nei minori e sull’importanza del rispetto della legge. Ma gli slogan «Noi non dobbiamo fumare. Lo dice la legge, lo impone il buon senso» finora sono rimasti inascoltati. La ricerca dell’AstraRicerche che ha coinvolto 4.372 ragazzi di 23 istituti superiori milanesi (con questionari anonimi) con un'età compresa tra i 14 e i 19 anni, è stata promossa dalla Fondazione Veronesi e dall'Assessorato alla Salute del Comune di Milano, nell'ambito del progetto «Giovani In Salute», e presentato in vista della Giornata mondiale senza tabacco 2010, prevista per il prossimo 31 maggio.