Donna di 57 anni diventa mamma
E' successo all'ospedale San'Anna di Torino. «Ora chiedo rispetto per la mia privacy». Marino: «E' al di fuori di biologia e buon senso»
TORINO - Parto decisamente 'fuori dal comune' oggi all'ospedale Sant'Anna di Torino. Una donna di 57 anni ha dato alla luce una bambina con parto cesareo. Stanno bene entrambe. Era la prima gravidanza per la signora, che, non gradendo la diffusione della notizia, adesso chiede ai media «rispetto per la sua privacy».
Alle numerose televisioni appostate fuori dall'ospedale è stato chiesto di allontanarsi. Il caso è al centro dell'attenzione di una squadra di medici e psicologi. Il compagno della donna ha circa 70 anni.
Marino: è al di fuori di biologia e buon senso - «Avere un figlio a 58 anni e' al di fuori di biologia e buon senso», così il senatore del Pd Ignazio Marino commenta il parto record di una donna di 57 anni all'ospedale Sant'Anna di Torino. Oggi, infatti, nel nosocomio del capoluogo piemontese una 57enne ha dato alla luce una bambina con parto cesareo; è la prima gravidanza per la donna, il cui compagno ha circa 70 anni. «Auguro ogni bene a questa famiglia ed al loro bambino ma penso che sia un comportamento pericoloso voler diventare mamma a quasi sessant'anni quando invece, secondo il ciclo biologico, si dovrebbe essere nonna», commenta in una nota Marino, aggiungendo: «Quando il neonato avrà 18 anni, la mamma ne avrà 75 ed il padre sarà quasi novantenne. Sono numeri che collocano questa esperienza al di fuori dei limiti che la biologia ed il buon senso imporrebbero.» «Ogni gravidanza in età avanzata, e per età avanzata mi riferisco a chi ha superato l'età della menopausa, comporta dei rischi elevati sia per la salute della donna che per il bambino», avverte il senatore, sottolineando: «Invece, si dovrebbe tenere nella giusta considerazione la realtà e la biologia degli essere umani. Non è un caso se esiste un orologio biologico per la riproduzione». «Mi rendo conto - aggiunge - che il desiderio di avere un figlio può essere talmente forte da fare affrontare qualunque difficoltà, ma non può essere sottovalutato che, oltre ai problemi legati alla salute, vi sono anche implicazioni psicologiche importanti dovute alla differenza di età tra madre e figlio». «Differenze - conclude il senatore del Pd - che nell'età dell'adolescenza, quando la madre avrà circa 80 anni ed il padre quasi 90, creeranno inevitabili problemi di ruolo.«