Fazio: no all'abolizione della ricetta per la pillola giorno dopo
«Il parere definitivo lo darà l'Aifa ma lo escludo come ministro e come medico»
TORINO - «Escludo nel modo più assoluto la possibilità di abolire la ricetta della pillola del giorno dopo. Il parere spetterà all'Aifa ma io comunque lo escludo in modo categorico sia come ministro che come medico». Così il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, oggi a Torino al convegno delle farmacie piemontesi ha commentato la consegna domani al ministero delle firme raccolte dai radicali per l'abolizione della ricetta per questo farmaco.
COMPLICANZE - «Voi sapete - ha spiegato il ministro - che ci sono ampie dimostrazioni scientifiche che la pillola del giorno dopo può dare delle gravissime complicanze, gravidanze ectopiche o anche emorragie in alcuni soggetti. Per chi ha problemi vascolari, è altamente controindicata. Se c'è una cosa che deve avere assolutamente la ricetta medica, è proprio questa. E' un problema di sicurezza non è assolutamente un problema etico».
Gli italiani preferiscono i servizi offerti da farmacisti e medici di base a quelli di ospedali, pronto soccorso e assistenza domiciliare. E' quanto emerge dall'ultima indagine commissionata allo studio Censis dal Ministero della salute sulla qualità complessiva percepita dai cittadini sui servizi sanitari pubblici e privati. «Al primo posto della classifica - ha detto il ministro - ci sono le farmacie con il 97,8% di giudizi sufficienti e buoni espressi dai cittadini interpellati. Al secondo i medici di base, con il 92%. Seguono, ma con un forte stacco, i servizi di ospedali e pronto soccorso (80%) e quelli di assistenza domiciliare (71%)». Il ministro, parlando dei decreti attuativi della legge 69 sul ruolo delle farmacie, a cui sta lavorando il governo, ha detto che «stiamo lavorando alla trasformazione della farmacia da boutique a nodo fondamentale dell'assistenza primaria per portare sempre più le cure vicine ai cittadini».