29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Nella cattolicissima Polonia

Campagna anti-aborto shock con Hitler testimonial

E' polemica su cartelloni affissi a Poznan

VARSAVIA - Una campagna anti-abortista scatena la polemica nella cattolicissima Polonia. Il 'testimonial' dei cartelloni che dovrebbero convincere le donne di Poznan e dintorni a rinunciare all'interruzione di gravidanza è Adolf Hitler, che introdusse l'aborto in Polonia nel 1943, come ricorda una scritta a commento di una foto del leader nazista e l'immagine di un feto.

«E' stato Hitler a introdurre per la prima volta una legge sull'aborto e tra pochi giorni cadrà l'anniversario di quell'evento», scrive in una nota Fundacija Pro, l'organizzazione che ha promosso la campagna. La legge per l'interruzione di gravidanza entrò in vigore il 9 marzo del 1943, con l'intento di contenere le nascite polacche nel Paese occupato. «In tale conteso vale la pena di ricordare le parole di Papa Giovanni Paolo Secondo: la storia ci insegna che la democrazia senza valori facilmente si trasforma in aperto o malamente celato totalitarismo», aggiunge il comunicato.

Ma anche nel Paese più cattolico d'Europa mettere assieme Hitler e un feto è considerato troppo, anche nell'ambito della politica. «Capisco che la campagna intenda scioccare, ma ci sono limiti», ha dichiarato, come riporta il Daily Telegraph, Elzbieta Streker-Dembinska, deputata e membro della Commissione sanità del parlamento di Varsavia. A suo avviso, l'intento dell'organizzazione che ha lanciato la campagna è piuttosto di sollevare il dibattito in occasione dell'8 marzo, giorno della Donna, piuttosto che segnare l'anniversario delle legge nazista per l'aborto.