9 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Salute & Farmaci

Arriva la nuova capsula «intelligente» per il colon

Diagnosi accurate senza fastidio, si inghiotte con un bicchiere d'acqua

ROMA - Una capsula 'intelligente' che rivoluziona la colonscopia, un esame invasivo e fastidioso. La videocapsula di seconda generazione (si chiama CC2) è in grado di «capire» quando accelerare e quando rallentare l'acquisizione delle immagini nel viaggio attraverso l'intestino per esplorare se è sano o malato, garantendo maggiore precisione nella diagnosi delle patologie dell'intestino garantita da una copertura della visualizzazione della mucosa intestinale di quasi 360 gradi.

Ancora, garantisce una migliore sensibilità nella diagnosi dei polipi del colon, che apre la strada a un utilizzo della «pillcam», tecnologia di produzione israeliana assolutamente non invasiva, che si ingerisce con un bicchiere d'acqua, a programmi allargati di screening del cancro del colon-retto.

«Per migliorare ulteriormente la visualizzazione della mucosa, ottimizzare la lunghezza della registrazione e risparmiare le batterie, la nuova videocapsula è in grado di cambiare 'in corsa' il numero di immagini da acquisire - spiega il professor Guido Costamagna, direttore dell'Unità operativa di Endoscopia digestiva chirurgica del Gemelli e presidente della Società Europea di endoscopia digestiva -. La video capsula intelligente, infatti, è in grado di 'capire' se è in movimento o se è ferma».

«La videocapsula si ingerisce con l'aiuto di un bicchiere d'acqua - spiega Costamagna - Dopo un paio di minuti la capsula si spegne per risparmiare le batterie e si riattiva dopo un'ora e tre quarti, giusto il tempo - come abbiamo verificato - per arrivare all'intestino tenue, che è a monte del colon. A quel punto inizia a inviare immagini (con una velocità che dipende dal fatto che la capsula sia ferma o in movimento) a un piccolo ricevitore che il paziente porta con sé. Grazie alle due telecamere, si riescono a vedere e studiare le pliche della mucosa guardandole davanti e dietro. Normalmente al termine delle dieci ore, il tempo di durata delle batterie, la pillola è stata già espulsa: in questo modo siamo sicuri di non perdere nessuna parte del colon».