Per l'Aifa nessuno scontro con il Governo: ora sta a loro
Per il Presidente Pecorelli «Come usare la pillola devono dirlo il Ministero e le Regioni»
ROMA - Il presidente dell'Agenzia italiana del Farmaco Sergio Pecorelli contesta l'esistenza di un contrasto istituzionale fra Aifa e Governo sulla pillola abortiva Ru 486, richiamando diverse funzioni e responsabilità.
«Noi - dice in una intervista al Corriere della Sera, rivendicando la coerenza dei pareri dell'Aifa- siamo un organo tecnico, la politica non ci interessa nè mai ci ha condizionato. Con il Governo non c'è nessuno scontro. Il Governo ha solo voluto chiarire alcuni punti importanti, a cominciare dall'attenzione alla salute della donna che è anche nostro obbiettivo primario. Non spetta invece a noi stabilire le modalità di dispensazione di un farmaco. E' compito del Ministero e delle Regioni: ci pensino loro».
Quello che però a Pecorelli sta a cuore a respingere le critiche all'Aifa per avere chiesto un parere solo scritto e non verbale sulla compatibilità fra pillola abortiva e legge 194 . «Non ha senso - ribatte alle accuse - perchè il farmaco viene già importato in Italia da tre anni grazie ad un decreto ministeriale che porta la firma di tre diversi ministri della Salute Storace, Turco e Sacconi. Perchè allora nessuno ha obbiettato». Insomma, il cammino per la commercializzazione della pillola in Italia è iniziato anni fa «e -sottolinea- non si è mai fermata: questo è stato solo un chiarimento, oltretutto necessario».