26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Allarme alcool

La sbornia in calzoni corti

Preoccupa il triste record dell’iniziazione all’uso di alcolici che è detenuto proprio dal nostro Paese

In Europa un giovane su quattro, tra i 15 e i 29 anni, muore a causa dell’alcool, stando al Rapporto sulla Salute stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Dati preoccupanti perché sempre l’alcool provoca direttamente il 10% di tutte le malattie, il 10% dei tumori, il 63% delle cirrosi epatiche, ma anche il 45% degli incidenti e il 9% delle invalidità e delle malattie croniche. Anche in Italia con l’abuso di alcolici non si scherza: sono sette milioni gli italiani che superano di gran lunga la dose normale (1-2 bicchieri al giorno per le donne e 2-3 per gli uomini).

TRISTE RECORD ITALICO - Preoccupa il triste record dell’iniziazione all’uso di alcolici che è detenuto proprio dal nostro Paese:800.000 secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale sull’Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, sono gli adolescenti italiani al di sotto dei 16 anni che consumano alcolici con regolarità. I nostri giovanissimi approdano al primo bicchiere intorno agli 11-12 anni contro i 14 anni della media europea. Un quadro veramente preoccupante.

GLI ALCOOLPOP: CAVALLO DI TROIA - Da ricordare che il presidente dell’Ama (American Medical Association) accusò apertamente le grandi case produttrici di alcolici forti che hanno messo il loro marchio sugli alcoolpop per agganciare bevitori in erba . Si tratta di bottigliette colorate che si presentano come succhi di frutta. Il primo approccio dei ragazzini all’alcool è rappresentato appunto da queste bevande : ci sono le bollicine ma soprattutto c’è l’alcol fra i 5 e i 7 gradi, l’equivalente di una birra abbastanza forte. Il giovanissimo però non ha affatto la percezione di assumere una bevanda alcolica e così gli sembra si scola anche dieci bottigliette di seguito. Nasce così la sbornia in calzoni corti. Gli alcoolpop sono una sorta di cavallo di Troia per agganciare i ragazzini. Il prodotto si presenta in maniera allettante: lattine e bottiglie a colori vivaci, scritte e marchio in stile cartoon, sapori alla frutta. E così gli alcolpop non fanno che preparare il terreno a dipendenze future. Anche in Italia il loro mercato è in espansione con una crescita intorno al 10% l’anno, spinto da una pubblicità mirata. Ma cosa si fa contro un simile bombardamento pubblicitario che può rovinare molte vite?