20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Europa. Spagna

A Madrid Cattolici in piazza contro riforma legge aborto

Gli organizzatori: «Siamo più di un milione». Gli aborti in Spagna sono cresciuti da 101.000 a 112.000 fra il 2006 e 2007

MADRID - Grande manifestazione di piazza dei cattolici spagnoli oggi pomeriggio a Madrid, per protestare contro il progetto di riforma della legge sull'aborto voluta dal governo socialista di José Luis Zapatero.

«Ci sono più di un milione di persone», ha sostenuto un addetto stampa dell'associazione cattolica HazteOir, Victor Gag, sottolineando che una stima ufficiale sarà fornita successivamente dagli organizzatori. Né le autorità regionali nè la prefettura di Madrid hanno fornito stime della partecipazione alla manifestazione, iniziata alle 17. Secondo giornalisti dell'Afp sul posto, alla manifestazione ci sarebbero diverse centinaia di migliaia di persone.

Il progetto di riforma del governo socialista ha diviso profondamente la società spagnola, e secondo dei recenti sondaggi la maggioranza non sarebbe favorevole. Così, secondo un'inchiesta del quotidiano conservatore Abc, il 42,2% considera che non c'è grande aspettativa sociale per la riforma, mentre il 38,6% pensa di sì. Un altro sondaggio del quotidiano moderato catalano La Vanguardia, dà il 46% degli spagnoli contrari alla riforma contro il 44% a favore. Circa un anno fa, il 57% si diceva favorevole, contro un 30% di contrari. L'ultima manifestazione di questo tipo, lo scorso 25 marzo, aveva riunito decine di migliaia di persone nel centro di Madrid.

Gli aborti in Spagna sono cresciuti da 101.000 a 112.000 fra il 2006 e 2007, e sempre più spesso ad abortire sono le più giovani (15.000 aborti fra le minori di 19 anni e 500 fra le minori di 15). Il disegno di legge socialista approvato dal governo lo scorso 26 settembre prevede di renderlo un vero e proprio diritto entro le 14 settimane, con alcune possibilità di estensione del termine. Ma la disposizione più controversa, all'interno dello stesso Partito socialista, è quella che permette alle adolescenti di 16 e 17 anni di abortire liberamente senza farlo sapere ai genitori.

Attualmente in Spagna l'aborto - considerato un reato - è depenalizzato solo in caso di violenza sessuale entro le 12 settimane, di malformazione del feto entro le 22 settimane o in caso di grave rischio per la salute psichica o fisica della madre, in quest'ultimo caso senza alcun limite di tempo: le statistiche mostrano che la grande maggioranza delle interruzioni di gravidanza vengono praticate per «rischi psicologici», in alcuni casi oltre il sesto mese.