Ru486: nessun ok per ospedali
Dall'Agenzia annunciano via libera, poi anche Ministero smentisce
ROMA - Nessun via libera alla commercializzazione della 'pillola abortiva' Ru486 negli ospedali italiani: la decisione è stata rinviata al prossimo 19 ottobre, quando il cda dell'Agenzia italiana del farmaco si riunirà di nuovo per esaminare la questione, dopo i lavori sul tema della Commissione Sanità del Senato, in programma da domani.
Il comunicato dell'AIFA - L'ufficio stampa dell'Aifa aveva infatti inizialmente assicurato che la prima comunicazione del Cda - nella quale si riferiva dell'approvazione del «verbale della scorsa riunione nel quale era stata deliberata, tra le altre, l`autorizzazione all`immissione in commercio della specialità medicinale Mifegyne» - era in sostanza l'ok definitivo all'utilizzo negli ospedali. Notizia ripresa da molti media.
Roccella: «Nulla di nuovo» - Secondo il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, però, la decisione dell'Aifa non era «nulla di nuovo», ma solo «uno dei tanti passaggi procedurali in cui si articola la procedura d`immissione in commercio del farmaco: oggi il cda ha infatti semplicemente formalizzato il voto già dato nella scorsa seduta e si è riconvocato per il 19 ottobre, per una delibera definitiva», spiegava Roccella.
Quindi è giunta la precisazione definitiva dell'Agenzia del farmaco: il cda, spiegava il presidente Sergio Pecorelli, ha approvato «solo il verbale della precedente seduta e in omaggio alla Commissione Igiene e Sanità del Senato, che inizia i lavori domani, la decisione definitiva relativa alla formulazione del testo del mandato al direttore generale per i successivi adempimenti è stata rinviata al 19 ottobre prossimo».
Appuntamento al 19 di ottobre - Una posizione infine confermata dal Ministero della Salute, per il quale «sono assolutamente infondate tutte le notizie di agenzia secondo le quali l`Aifa avrebbe oggi deliberato la commercializzazione della Ru486: il cda si è limitato infatti ad approvare il verbale relativo alla seduta precedente nel corso della quale la commercializzazione è stata approvata solo in via di principio, ma la sua effettività era, come rimane ancora oggi, rinviata all`approvazione non solo della delibera formale - per la quale l`Aifa ha deciso di riconvocarsi il prossimo 19 ottobre - ma anche della determina tecnica nella quale dovranno specificarsi tutte le modalità di impiego affinché sia compiutamente rispettata la legislazione vigente in materia di interruzione volontaria di gravidanza».