23 aprile 2024
Aggiornato 18:30
E' il volto, tradizionale e anche low cost, di questo Ferragosto all'italiana

A Ferragosto boom pic-nic all'aria aperta

Grazie al bel tempo, 4 mln famiglie scelgono grigliate all'aperto

ROMA - Ferragosto 2009 segna il boom dei pic nic all'aria aperta: il bel tempo ha favorito il tradizionale pranzo in spiaggia, nelle pinete o in campagna per il piacere delle quattro milioni di famiglie italiane amanti delle grigliate all'aria aperta. E' il volto, tradizionale e anche low cost, di questo Ferragosto all'italiana, secondo Coldiretti che sottolinea: si assiste al ritorno di una tradizione molto apprezzata nel passato con molti degli italiani che hanno deciso di pranzare fuori casa portandosi cibi già preparati o allestendo le grigliate sul posto. E gli agriturismi si sono attrezzati per favorire il 'pranzo al sacco'.

L'Italia secondo la Coldiretti può contare su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale e che rappresentano la sede naturale dei pic nic di ferragosto per gli appassionati della natura, dello sport, escursionismo, birdwatching o semplicemente del riposo all'aria aperta sul prato. Inoltre molte delle diciottomila aziende agrituristiche italiane - sottolinea la Coldiretti - si sono attrezzate con l'offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama questo tipo di vacanza.

«In molti - sottolinea la Coldiretti - senza perdere il piacere del contatto con la natura hanno infatti preferito le comodità offerte dai diciottomila agriturismi italiani dove si stima una presenza di duecentomila vacanzieri per approfittare dei menù tipici di ferragosto delle diverse regioni». Tra gli antipasti - informa la Coldiretti - si segnalano la caponata di melanzane tipicamente siciliana, le frittole di maiale, ciccioli simili a quelli emiliani che i calabresi mangiano a Ferragosto per salutare l'estate che va e l'autunno che arriva, come pure le lumache sulle montagne del bellunese. Come primi - continua la Coldiretti - gettonatissimi sono stati la pastasciutta al sugo di papera, un cavallo di battaglia dell'Umbria nella festa più calda dell'anno, gli zitoni di ferragosto, un particolare tipo di pasta caratteristico della Costiera Amalfitana condito con pomodori freschi e secchi, la ciardedda, una zuppa fredda a base di friselle (pane secco tagliato in due, cotto due volte e ammorbidito con acqua fredda) condite con pomodoro fresco, cetrioli, cipolla rossa, olio extra vergine d'oliva, sale e pepe, peculiare piatto salentino, o la più nota panzanella, un altro «must» dell'estate toscana o ancora la pasta al pesto pantesco a base di capperi dell'isola di Pantelleria.

Come secondi, invece, il coniglio all'ischitana, stufato con vino bianco ischitano, pomodoro maturo, rosmarino e basilico o ancora il coniglio alla cacciatora tipico dell'Isola del Giglio. E per chiudere la tradizione, sulla costa romagnola imperversa la pesca al vino, da consumare ben refrigerata.