28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Elaborati i primi test raccolti dalla campagna promossa lo scorso marzo da Ancos e Anap

«Noia e malinconia anticamera dell’Alzheimer»

Il 28 marzo 2009 si replica: nelle piazze d’Italia tornano gli info-gazebo di Confartigianato

Filtrano i primi risultati parziali dall’elaborazione dei minimental test sull’insorgenza dell’Alzheimer, somministrati a migliaia di persone durante la campagna «Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro». L’iniziativa è stata promossa lo scorso 29 marzo dall’Associazione nazionale comunità e sport (Ancos), insieme all’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap) di Confartigianato Persone, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, con il Dipartimento di scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma e con la Federazione italiana medici geriatri (Fimeg). Migliaia di persone hanno affollato 74 piazze d’Italia per recarsi nei gazebo allestiti da Confartigianato Persone e compilare i test predittivi che, tra settembre e ottobre, sono stati elaborati dal Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento de La Sapienza.

Il rischio di deficit cognitivo è risultato «lieve-moderato» nel 32% del campione parziale analizzato, «severo» nel 12%. Il 42,7% dei pazienti non ricorda nomi o appuntamenti. Considerando il ruolo decisivo che il senso di malinconia svolge nello sviluppo della depressione, i geriatri de La Sapienza hanno notato che il 21% del campione si ritiene «annoiato», mentre il 26,2% si sente «triste». «È stato dimostrato da numerosi studi – commenta il professor Vincenzo Marigliano, professore ordinario di Geriatria presso l’Università La Sapienza di Roma, da molti anni in prima linea nella lotta contro l’Alzheimer a fianco di Confartigianato Persone – che per prevenire il deficit cognitivo è meglio mantenersi attivi ed impegnati nelle cose che si preferiscono. Piuttosto che abbandonare le attività che diventano difficili da eseguirsi, è meglio cercare di modificarle. Per esempio, se si hanno problemi nella preparazione di un pasto, invece di desistere, ci si può concentrare solo su alcune fasi come mondare le verdure, preparare la tavola o servire i pasti. Inoltre, abbiamo notato che il 22,9% del nostro campione ha difficoltà di concentrazione. Sarebbe pertanto vantaggioso stimolare la mente mantenendo attive parti del cervello ancora efficienti. Le attività mentali consigliabili sono le parole crociate, lo scarabeo, leggere, eseguire esercizi o giochi di aritmetica». Le persone che hanno compilato il test hanno un’età media di circa 65 anni e sono in maggioranza donne (53%). Il 72,8% del campione è coniugato, il 12,7% è vedovo, il 9,4% presenta disturbi del sonno tipici degli anziani. Infine, ben l’80,7% del campione non ha casi di demenza senile in famiglia, segno che la campagna informativa di Confartigianato Persone ha colto nel segno, raggiungendo anche individui non «sensibilizzati».

Al 32% di campione risultato «lievemente-moderatamente» a rischio il Dipartimento di Geriatria de La Sapienza spedirà presto una lettera che, senza allarmismi, proporrà ai destinatari un secondo, più specifico mental-test, e l’avvio di una fase di prevenzione assistita. Chi vorrà potrà inoltre partecipare agli incontri informativi con medici geriatri organizzati da Confartigianato Persone nelle sue sedi provinciali. Al restante campione «non a rischio» gli organizzatori della campagna proporranno di mantere un contatto per informarlo sui progressi della ricerca sull’Alzheimer. Infine a tutti i partecipanti alle giornate «Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro» verrà spedita una newsletter informativa sull’Alzheimer.

Con la convinzione che l’informazione sia il primo antidoto contro questa malattia, sabato 28 marzo 2009 Ancos e Anap promuovono la seconda giornata della campagna «Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro». In tutte le principali piazze d’Italia verranno allestiti dei gazebo dove medici geriatri, assistiti da infermieri-volontari della Croce rossa, somministreranno dei mini-mental test per predire l’insorgere dei primi sintomi dell’Alzheimer, malattia responsabile del 70% delle demenze senili. Il morbo scoperto nel 1907 dal neurologo tedesco Alois Alzheimer, colpisce in Italia circa 270.000 persone, e la spesa sostenuta dalle famiglie per assistere ciascun malato ammonta a 53.982 euro all’anno, per un costo sociale totale pari a 14.596 milioni euro all’anno. Oltre a promuovere la campagna «Ricordati di ricordare, senza ricordi non hai futuro», Ancos ed Anap di Confartigianato Persone concorrono a finanziare tre dottorati di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza.