30 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Scoperta pubblicata sull’ultimo numero di Science

Ecco perché le lesioni cerebrali accrescono il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer

I livelli di una proteina associata alla malattia di Alzheimer salgono nelle persone ricoverate per lesioni cerebrali

I livelli di una proteina associata alla malattia di Alzheimer salgono nelle persone ricoverate per lesioni cerebrali. Si tratta di una scoperta pubblicata sull’ultimo numero di Science, opera di un team di ricerca dell’Università degli Studi di Milano e della Washington University di St. Louis, che aiuta a spiegare perché le lesioni favoriscono il rischio di sviluppare questa malattia.

Gli scienziati italiani e americani hanno misurato ora per ora la proteina beta-amiloide in diciotto pazienti con severe lesioni al cervello una volta usciti dal coma. «Il nostro obiettivo – rende noto David Brody della Washington University – era volto a comprendere il nesso tra lesioni traumatiche al cervello e l’incremento del rischio di Alzheimer». E il rischio effettivamente è maggiore da due a quattro volte.

Secondo la teoria degli scienziati, le lesioni accrescono i livelli di beta-amiloide, la quale accelera lo sviluppo di pezzi adesivi di placche amiloidi che sono il segno distintivo della malattia di Alzheimer.
«La nostra scoperta – sostiene Brody – pone la proteina beta-amiloide come un indicatore della buona comunicazione delle cellule cerebrali».