29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Emergenza coronavirus

Massimo Garavaglia: «Decreto del Governo è acqua fresca»

Il Deputato della Lega: «Siamo disponibili da subito a votare in Parlamento una risoluzione per superare i parametri europei». Grimoldi: «Decreto è schiaffo alla Lombardia»

Massimo Garavaglia, Deputato della Lega
Massimo Garavaglia, Deputato della Lega Foto: Angelo Carconi ANSA

MILANO - «Il decreto approvato dal governo è acqua fresca, purtroppo. La situazione è straordinaria. Abbiamo bisogno di risorse straordinarie. La Lega è disponibile da subito a votare in Parlamento una risoluzione per superare i parametri europei. Altrimenti non è possibile per il governo stanziare risorse sufficienti per affrontare questa situazione, che riguarda tutto il Paese». Così il deputato della Lega Massimo Garavaglia, già viceministro dell'Economia e delle Finanze.

Calderoli: «Ridicole e inutili misure economiche governo»

«Altro che la montagna che partorisce il topolino... Questo decreto varato dal Governo con teoriche misure economiche per affrontare l'emergenza economica determinata dal coronavirus è ridicolo, considerando l'impatto economico devastante che questa crisi sta avendo su tutti i settori della nostra economia produzione, distribuzione, commercio, export, turismo, terziario. Queste misure sono ridicole. Come curare un tumore con dei cerotti». Lo dichiara il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

«Ne prendo una su tutte: elemosinare 1.500 euro complessivi per tre mesi, ovvero 500 euro al mese, ai lavoratori autonomi è un insulto, pensando che percepirebbero circa duecento euro in meno rispetto a chi percepisce il reddito di cittadinanza. C'è da vergognarsi di questo decreto, altro che andare a sbandierarlo nelle interviste», conclude.

Grimoldi: «Decreto è schiaffo alla Lombardia»

«Dal Governo arriva l'ennesimo schiaffo alla Lombardia, che del resto nell'esecutivo non è rappresentata se non dal silente ministro Guerini, ex renziano che non fa sentire la sua voce». Lo ha detto il deputato della Lega, Paolo Grimoldi, commentando il decreto-legge del governo che introduce misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese colpite dall'emergenza Coronavirus.

«La Regione più popolosa d'Italia, quella che paga più tasse e che garantisce quasi un quinto del Pil nazionale, nel momento del bisogno viene ricompensata con l'insulto di un decreto che non aiuta nemmeno la zona rossa», ha attaccato Grimoldi. Il deputato del Carroccio ha definito alcune «misure ridicole, come i 500 euro mensili per tre mesi agli autonomi, e ha attaccato il governo per aver ignorato «il resto della Lombardia, che ormai economicamente è tutta una zona rossa. Questo il Governo evidentemente lo ignora - ha chiosato Grimoldi - non avendo ministri lombardi e non avendo interessi elettorali lombardi visto che i partiti della maggioranza qui di voti non ne prenderanno mai più...».

Lega: «Da Conte solo schiaffi per il lodigiano»

«Pieno sostegno ai nostri sindaci, i lodigiani non sono cittadini di serie B. La Lega lavora in squadra e al governo vogliamo mandare un messaggio chiaro: dopo i vergognosi schiaffi verbali ricevuti dal presidente del consiglio non accettiamo prese in giro. Servono provvedimenti seri, adesso, subito, perché alla fine di questo incubo il territorio possa ripartire con slancio». Così gli esponenti della Lega della provincia di Lodi in Regione e in Parlamento Selene Pravettoni, Pietro Foroni, Guido Guidesi e Luigi Augussori.

«Le nostre sono richieste che partono da necessità oggettive, sono attuabili e di buon senso: ZES in tutta la nostra provincia, zero imposte e un fondo da assegnare alla Provincia di Lodi. Il grande senso di responsabilità che sta dimostrando la nostra Comunità non può essere un alibi per il governo a restare immobile».