Open Arms: 5 migranti si gettano a mare, la Spagna offre un porto
La nave spagnola resta a largo di Lampedusa: «Impossibile arrivare in Spagna in queste condizioni». Ispezione sanitaria a bordo non rileva grave emergenze
LAMPEDUSA - «Dopo 26 giorni di missione, 17 in attesa con 134 persone a bordo, un ordine del tribunale a favore e 6 paesi disposti a ospitare, volete che navighiamo per 950 miglia, circa 5 giorni in più, verso Algeciras, il porto più lontano del Mediterraneo, con una situazione insostenibile a bordo?». Lo domanda su Twitter Osca Camps, fondatore di Open Arms, dopo che il Governo spagnolo ha accettato di accogliere la nave della ong spagnola che si trova attualmente al porto di Lampedusa.
Ispezione sanitaria a bordo non rileva grave emergenze
Si fa sempre più difficile la situazione a bordo della nave Open Arms, la nave della Ong è ormeggiata da 17 giorni di fronte all'isola di Lampedusa con a bordo ancora 107 migranti salvati nel Canale di Sicilia. Stamattina cinque di loro si sono lanciati in mare con dei giubbotti salvagente nel tentativo di raggiungere la costa a nuoto. A recuperarli sono stati alcuni volontari della Ong che si sono tuffati riportandoli a bordo. Intanto, dall'ispezione sanitaria disposta dalla Procura di Agrigento, non sarebbero emerse particolari criticità igienico-sanitarie da far scattare l'emergenza. I migranti si trovano sul ponte della nave e le loro condizioni psicologiche sono allo stremo, al punto che si sono registrati momenti di disperazione con crisi di pianto.
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