Votare «alla tedesca»? Ecco come funziona davvero in Germania
Con il sistema elettorale tedesco, che i parlamentari pensano di adottare anche in Italia, si determina l'assegnazione dei seggi al Bundestag, la Camera bassa del Parlamento tedesco
ROMA - Con il sistema elettorale tedesco si determina l'assegnazione dei seggi al Bundestag, la Camera bassa del Parlamento tedesco. I componenti del Bundesrat, la Camera alta, non vengono eletti, ma sono designati dai singoli governi federati. Il sistema elettorale tedesco viene definito un proporzionale «quasi puro». La forza politica viene determinata con il sistema proporzionale a livello nazionale: se un partito riceve il 30% dei voti, otterrà il 30% circa dei seggi previsti. Il sistema è corretto con una soglia di sbarramento al 5%, che punta a escludere i partitini. Il sistema è inoltre personalizzato: è possibile votare anche un candidato del collegio uninominale, che verrà sicuramente eletto. In Germania ci sono infatti due schede: con la prima, «Erststimme», si sceglie il singolo candidato all'interno del proprio collegio, in un sistema maggioritario; con il secondo voto, la «Zweitstimme», si sceglie la lista o il partito, la percentuale determinerà il numero di seggi parlamentari di ogni forza politica. I candidati uninominali vengono sempre eletti ed è questo il motivo per cui il numero dei seggi al Bundestag non è fisso, perché è sempre possibile aggiungere dei deputati per rispettare la giusta ripartizione proporzionale decisa con il secondo voto: l'attuale Bundestag conta 630 membri, ma nel 2009 erano 622.
- 03/05/2022 I big del PD rilanciano il proporzionale: «Apriamo confronto con tutti»
- 23/07/2020 Legge elettorale, maggioranza divisa. Italia Viva in commissione vota con il centrodestra
- 17/01/2020 L'ira di Matteo Salvini per il referendum della Lega bocciato dalla Corte Costituzionale
- 13/01/2020 Legge elettorale, Giorgia Meloni pronta alla battaglia: «Mai il proporzionale. Barricate da tutto il centrodestra»