17 agosto 2025
Aggiornato 16:00
due arresti a Catania

Il video del migrante giustiziato su un barcone per non aver tolto il cappello

Ucciso per aver disobbedito all'ordine di togliere il cappellino durante la traversata dalla Libia all'Italia. Arrestati due cittadini libici

CATANIA - Ucciso per aver disobbedito all'ordine di togliere il cappellino durante la traversata dalla Libia all'Italia. Il 6 maggio 2017, gli uomini della Polizia e della Guardia di finanza di Catania hanno arrestato due cittadini libici: Abouzid Nouredine Alhadi di 21 anni e Hurun Gafar di 25, accusati di associazione per delinquere e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Alhadi, inoltre è accusato anche dell'omicidio di un migrante della Sierra Leone, Kellie Osman, ucciso con un colpo d'arma da fuoco su un barcone, apparentemente per non aver tolto il cappello contrariamente a quanto gli era stato intimato di fare.

Le immagini riprese da una ong
Le immagini riprese da un velivolo di supporto della nave "Phoenix" della Ong "Moas" che ha soccorso i 394 migranti di varia nazionalità, imbarcati su un gommone e due barche in legno provenienti dalla Libia, mostrano ciò che sarebbe avvenuto, testimoniato anche da altri migranti tra cui il fratello della vittima.

La dinamica
I due trafficanti sarebbero saliti a bordo al limite delle acque territoriali libiche, confondendosi tra i clandestini mentre altri complici, prima di far ritorno in Libia su barche in vetroresina, avrebbero ordinato ai migranti di togliere i cappelli. Forse Osman ha disobbedito e per questo è stato giustiziato da Alhadi. I due responsabili, identificati e fermati dai militari e dagli agenti italiani, sono stati portati nella casa circondariale di Catania-Piazza Lanza, a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha disposto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere per entrambi. Le indagini, intanto, proseguono per identificare gli altri responsabili.