20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Sicurezza

Spataro torna ad attaccare Salvini. I magistrati «di sinistra» alzano la voce contro il Viminale

Nel mirino della Procura di Torino ancora il ministro dell'Interno. Il procuratore spiega i dettagli dell'operazione antimafia

Il procuratore di Torino Armando Spataro e il ministro degli Interni Matteo Salvini
Il procuratore di Torino Armando Spataro e il ministro degli Interni Matteo Salvini Foto: ANSA

TORINO - La Procura della Repubblica di Torino «è l'unica competente in ordine alla direzione delle indagini, al rilascio della delega per la esecuzione di provvedimenti cautelari e alla gestione e autorizzazione alla diffusione delle conseguenti informazioni» nella specie, concordate, «come sempre, con la Polizia Giudiziaria». Il procuratore capo di Torino Armando Spataro, in un comunicato torna sullo scontro con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che con un tweet aveva annunciato un'operazione di polizia contro la mafia nigeriana.

«Operazione terminata solo mercoledì sera»
Spataro ha precisato che la Procura «ha potuto emettere solo nella mattinata odierna il presente comunicato stampa per non compromettere l'esito delle operazioni delegate che non si erano concluse il 4 dicembre, ma che - come si è detto - lo sono state, ieri sera» con un arresto a Padova. «Non si possono fornire altre informazioni, dovendosi peraltro rispettare le valutazioni del Giudice procedente all'esito degli interrogatori di garanzia», ha aggiunto Spataro. L'inchiesta riguarda la rinascita di un clan riconducibile alla confraternita nigeriana degli «Eiye», smantellato due anni fa con una serie di arresto.

I magistrati alzano la voce contro il Viminale
Intanto il gruppo di Area Democratica per la Giustizia ha chiesto «un tempestivo e chiaro intervento dell'Anm a tutela dell'autonomia e dell'indipendenza del magistrato» Armando Spataro dopo le dichiarazioni del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, «che hanno espressamente dileggiato il procuratore di Torino». Così in una nota Area Dg sottolineando che solo nel tardo pomeriggio di ieri «il presidente Francesco Minisci ha diramato un proprio comunicato stampa, che non ci pare sufficiente perché esso ricerca un'equidistanza rispetto a questioni e valori in relazione ai quali la posizione della magistratura associata non può che essere netta ed univoca».