Berlusconi sussurra a Mattarella: «Il governo cade e torna il centrodestra»
Il leader forzista incontra il presidente della Repubblica: gli avrebbe proposto una maggioranza alternativa in caso di crisi. Salvini: «Non so nulla», ma è disgelo
ROMA – Quello con Matteo Salvini non è stato l'unico incontro segreto che Silvio Berlusconi ha tenuto nelle ultime settimane. Pochi giorni prima, esattamente l'11 novembre, data del congresso nazionale dei giovani di Forza Italia, l'ex Cavaliere è stato infatti protagonista di un faccia a faccia ancora più autorevole: nientemeno che con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In via riservata, erano convinti i due: ma sono bastati pochi giorni perché l'agenzia di stampa AdnKronos spifferasse tutto, tanto che perfino l'ufficio stampa del Quirinale si è trovato costretto a confermare ufficialmente.
Cambio di maggioranza
A chiedere il colloquio è stato Berlusconi in persona, per esprimere le sue preoccupazioni sull'attuale situazione politica e sulle fibrillazioni della maggioranza. E di questi argomenti, solo di questi, avrebbero discusso, giurano i portavoce del Colle. Ma, a dare retta alle fonti forziste, Silvio si sarebbe spinto anche oltre. Ovvero, ad ipotizzare uno scenario in caso di eventuale (e imminente) collasso dell'alleanza tra M5s e Lega: un nuovo governo, stavolta tutto di centrodestra. «La maggioranza si romperà per logoramento, come dimostrano le continue tensioni interne tra Salvini e Di Maio – sarebbe stato il senso del discorso del presidente di Forza Italia – Sono certo che ci siano molti parlamentari, nei gruppi misti ma anche tra deputati e senatori di Pd e M5S, che non vogliono una fine anticipata della legislatura, e per questo ci sono le condizioni politiche per lavorare a un nuovo governo di centrodestra che vada a cercarsi i voti mancanti in parlamento». Berlusconi, in sostanza, scommette che Mattarella, come del resto hanno fatto i suoi predecessori, in caso di crisi di governo non si arrischierebbe a mandare l'Italia ad elezioni anticipate, ma cercherebbe una maggioranza alternativa. Maggioranza che l'ex premier è convinto di poter mettere insieme, con il sostegno della Lega, di Fratelli d'Italia e del solito gruppo di responsabili raccattati nei vari partiti, tra coloro che a mollare la poltrona in anticipo non ci pensano neanche lontanamente.
Amore ritrovato
Dunque sarebbe questo, azzardano i retroscenisti, il motivo dell'improvviso disgelo tra Berlusconi e Salvini. Che, appunto, non a caso la settimana successiva ha deciso di accettare l'invito di Silvio per quell'ormai famoso e chiacchierato caffè. Così, quello che fino a poco tempo fa era solamente un sogno proibito di Forza Italia, quello di tornare al governo, ora si sta facendo sempre più concreto. Tanto che il numero due del partito, il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, lo ha dichiarato esplicitamente in un'intervista al Messaggero: «Se cade il governo, si può tornare a una maggioranza di centrodestra». E Salvini non solo non gli ha chiuso la porta, ma lo ha riconosciuto addirittura come interlocutore principale: «Abbiamo governato insieme tanti anni, spero che con Tajani torneremo a lavorare insieme per altrettanti anni, gli mando un abbraccio». Negli stessi giorni in cui i crescenti contrasti allontanano la Lega dal Movimento 5 stelle, insomma, i corteggiamenti incrociati sembrano riavvicinarla a Forza Italia. Anche se, del famigerato incontro tra Berlusconi e Mattarella, il leader del Carroccio giura di essere completamente all'oscuro: «Non ne sapevo nulla. Perché mi avrebbe dovuto avvertire? Noi siamo alleati a livello locale. Io lo proposi cinque mesi fa il governo di centrodestra, nel frattempo sono cambiate molte cose». E molte altre, presto, potrebbero ancora cambiare.