28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Governo Conte

Di Maio furibondo: «Il decreto anticorruzione si fa, dimostrino di essere seri»

Il leader del M5s si sfoga davanti ai suoi dopo la sconfitta a voto segreto di ieri alla Camera: «Questa norma salva i politici che rubano, per noi è inaccettabile

Il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio
Il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio Foto: Cesare Abbate ANSA

ROMA – Un vero e proprio consiglio di guerra. Non si può definire altrimenti l'assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 stelle, convocata in fretta e furia nell'aula dei gruppi (e iniziata per giunta in netto ritardo) dopo l'incidente d'aula di ieri in cui il governo è andato sotto su un emendamento di Forza Italia al decreto anticorruzione. La notizia della sconfitta, a scrutinio segreto, alla Camera è giunta come una mazzata proprio mentre stava iniziando la riunione del Consiglio dei ministri, immediatamente sospeso così come la stessa seduta di Montecitorio.

L'ira del vicepremier
Luigi Di Maio, infuriato, ha preso da parte il suo alleato Matteo Salvini ed è sbottato, secondo quanto riporta il Messaggero: «Ma come?! Noi facciamo una legge in nome dell'onestà e passa un emendamento che cancella di fatto il peculato?! Questo è un favore ai delinquenti. È inaccettabile. Va corretto, così non si va avanti». Poi ha lasciato che fosse il leader del Carroccio, che per evitare il collasso della maggioranza ha ribadito il suo rispetto dei patti, a metterci la faccia davanti ai giornalisti. Lui, ancora fuori di sé, ha aspettato la mattina successiva per dire la sua. E, di fronte ai suoi, si è sfogato: «Il Movimento 5 Stelle ci mette la faccia – ha tuonato aprendo l'assemblea, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari – con interviste, comunicati, post sui social, ma non si nasconde dietro ai voti segreti. Oggi insieme a me ci devono essere Conte e Salvini. Tutti ci devono mettere la faccia».

Assemblea infuocata
Il capo politico dei pentastellati chiede una riparazione del danno fatto, e in tempi brevi: «La legge anticorruzione per noi è fondamentale – ribadisce il vicepremier in diretta su Facebook – Sarà approvata così come l'avevamo prevista e si segue la procedura parlamentare. Io non voglio fare tre letture: se si fanno tre letture dovranno essere in tempi record. Qui devono dimostrare di essere seri. Qui c'è una norma porcata a cui va rimediato!». L'emendamento sul peculato non può proprio andare giù al Movimento: «Il voto segreto è stato fatto per affossare il decreto anticorruzione. È evidente a tutti che noi non siamo stati, perché noi, quando abbiamo qualcosa da dire contro, lo diciamo pubblicamente e non ci nascondiamo con il voto segreto. Questa norma è il peggio perché salva i politici che rubano soldi. Per noi è inaccettabile. Vogliono macchiare il disegno di legge sulla corruzione. Noi non lo permetteremo», ha concluso, tra gli applausi dei suoi. E al suo leader ha fatto eco anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: «La votazione di ieri è gravissima. Chi ruba soldi all'amministrazione pubblica la fa franca ora e questo non lo possiamo permettere. Per noi l'onestà e la legalità sono la cosa più importante».