29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Televisione

La Parodi attacca Salvini: «Vince per l'ignoranza». E i leghisti vogliono cacciarla

Scatena polemiche l'affermazione della conduttrice della Rai: i parlamentari del Carroccio chiedono il suo allontanamento. Ma il vicepremier frena

La conduttrice Rai, Cristina Parodi
La conduttrice Rai, Cristina Parodi Foto: Flavio Lo Scalzo ANSA

ROMA - Cristina Parodi attribuisce «all'ignoranza» il successo di Matteo Salvini e la Lega reagisce chiedendo che la giornalista «lasci la Rai». La Parodi, oggi ospite della trasmissione I lunatici su Radio 2, ha attribuito l'ascesa del leader della Lega «all'arrabbiatura della gente. Al fatto che probabilmente non è stato fatto molto di quello che era stato promesso di fare. È dovuta alla paura e anche all'ignoranza».

La reazione dei leghisti

Un commento che scatena i parlamentari della Lega Paolo Tiramani, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Igor Iezzi, Giorgio Bergesio, Simona Pergreffi ed Umberto Fusco: «Se Cristina Parodi è tanto delusa dalla politica italiana scenda in campo. E, soprattutto, lasci la Rai. Con le sue offese a Matteo Salvini, la giornalista e moglie del sindaco Pd di Bergamo, Giorgio Gori, ha utilizzato il servizio pubblico radio-televisivo a proprio uso e consumo, facendo propaganda politica alla faccia del pluralismo informativo e ciò non è giustificabile. Ne chiederemo conto in Commissione di Vigilanza Rai con un'interrogazione».

Nessun editto bulgaro

Ma il leader del Carroccio frena sulle critiche: «Quello che facico io lo chiedo ai governatori e ai sindaci della Lega: lavorare, lavorare e poco tempo per le polemiche - così Matteo Salvini, ministro dell'Interno, vicepremier e segretario della Lega, intervistato su Radio radicale - Leggevo che alcuni parlamentari della Lega hanno attacato Cristian Parodi per le parole poco carine nei miei confronti, che il successo della Lega è dovuto all'ignoranza, ma io li chiamerò e dirò di passare sopra, lasciamo che siano gli altri a fare polemiche e noi lavoriamo. Non siamo gli Anzaldi di turno, nessuno intende cacciare la Parodi dalla tv. Stia tranquilla, anche se ringrazio i parlamentari della Lega per la difesa. Cercheremo di migliorare il servizio pubblico, ma non lo faremo usando metodi che appartengono a qualcuno che ci ha preceduto».