20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Sicurezza

Perfino l'Europa promuove il decreto sicurezza. Salvini: «Una volta tanto...»

I primi giudizi che filtrano da fonti europee esprimono gradimento verso il provvedimento firmato dal ministro dell'Interno. E lui apprezza l'inatteso disgelo

Il presidente del Consiglio, Guseppe Conte e il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri
Il presidente del Consiglio, Guseppe Conte e il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri Foto: Ettore Ferrari ANSA

ROMA – Un primo via libera, il neonato decreto immigrazione e sicurezza firmato da Matteo Salvini lo ha già ottenuto. E, forse, si tratta del più imprevedibile di tutti: quello dell'Unione europea. Anche se la valutazione definitiva arriverà solo dopo la conversione in legge, infatti, fonti dall'Europa hanno già fatto trapelare segnali di cauto ottimismo per le soluzioni indicate dal ministro dell'Interno, che non sarebbero distanti dalle indicazioni della Commissione. «Non lo vediamo completamente fuori luogo», è l'approvazione di massima espressa da Bruxelles, secondo quanto riporta il quotidiano Il Tempo.

La promozione dell'Europa
«Dovremo vedere, esaminare la compatibilità della nuova legge» con il diritto comunitario, mette ovviamente le mani avanti la Ue. Ma l'aumento del numero dei rimpatri, l'estensione del periodo di detenzione, la riduzione dei tempi delle procedure e l'ordine di tornare a casa che seguirà i rifiuti delle richieste di protezione internazionale sono tutte questioni che le istituzioni comunitarie apprezzano molto. Perfino la stretta sulla protezione umanitaria, che fu istituita dal governo Prodi, non solleva obiezioni: «Non è regolata dalla Ue», scrive ancora Il Tempo, dunque gli Stati membri «possono fare quello che vogliono». Un parere molto diverso da quelli della sinistra italiana, delle ong, perfino dei vescovi, che hanno espresso la loro profonda contrarietà al provvedimento, tanto da evocarne perfino il rischio di incostituzionalità.

Il gradimento di Salvini
L'inaspettato disgelo tra il governo Lega-M5s e l'Unione europea viene ovviamente accolto con favore e soddisfazione da Salvini: «Una volta tanto a Bruxelles invece di dire no con pregiudizio a qualcosa che arriva dall'Italia, dall'Austria, dalla Polonia, dall'Ungheria, evidentemente hanno letto e hanno capito che si tratta di maggior sicurezza – ha detto il vicepremier commentando a Radio Radio l'apertura della Ue – Sono contento che chi lo ha letto lo ha condiviso. Io poi leggo gente che critica senza che non ha letto neanche due righe perché dice cose che neanche ci sono scritte lì dentro», ha aggiunto.