19 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Emergenza sbarchi

Pure l'Unione africana attacca Salvini: «Si rimangi le parole sui migranti»

Dopo il Lussemburgo, anche dall'Africa arriva una risposta alle parole del ministro dell'Interno, che aveva condannato i fenomeni di schiavismo dovuti all'immigrazione

ROMA – Matteo Salvini «ritiri la dichiarazione con la quale ha paragonato gli immigrati africani a schiavi». La frase del vicepremier che non era piaciuta al ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, tanto da farlo sbottare con un maleducato «merde alors», non va giù nemmeno agli africani. Lo dimostra un comunicato ufficiale diramato dall'Unione africana, una specie di corrispondente della nostra Ue nel Continente nero, che chiede formalmente al ministro degli Interni italiano di rimangiarsi le sue parole pronunciate al vertice ministeriale europeo del 14 settembre scorso a Vienna.

Incomprensione manifesta
La nota risponde così alle affermazioni di Salvini: «Nell'interesse di un impegno costruttivo sul dibattito sulla migrazione fra i due continenti, l'Unione africana chiede al vice primo ministro italiano di ritirare la sua dichiarazione sprezzante sui migranti africani. È opinione dell'Unione africana che gli insulti non risolveranno le sfide della migrazione che Africa ed Europa affrontano». Una risposta che sembra non aver compreso fino in fondo i contenuti delle dichiarazioni del leader della Lega. Il quale, infatti, si era limitato a sostenere che l'Italia non ha «l'esigenza di avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più». Ovvero, aveva sottolineato l'ovvio, un fenomeno già ampiamente dimostrato dai dati e dai fatti di cronaca: lo schiavismo del caporalato, provocato dall'immigrazione indiscriminata.

Nessun insulto
Lo stesso ufficio stampa del Viminale aveva chiarito le parole del ministro a poche ore dal summit, smentendo la versione dei giornaloni secondo cui Salvini avrebbe insultato i migranti: «È necessario smentire seccamente alcune ricostruzioni della stampa internazionale, secondo le quali il ministro Salvini avrebbe definito 'schiavi' gli immigrati africani – sosteneva la nota degli addetti stampa del ministero dell'Interno – Come è facilmente verificabile dai numerosi video e dalle dichiarazioni del ministro, Salvini non ha mai insultato gli africani, ma anzi ha censurato l'idea di farli arrivare in Europa per costringerli a lavorare e/o a vivere in condizioni così degradate da ricordare, appunto, la schiavitù».