24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Governo

Salvini smentisce la telefonata con Di Maio: "Decido con la mia testa"

Il Ministro dell’Interno a RTL 102.5 ha smentito di aver ricevuto una telefonata dal vice premier Di Maio sulla polemica con i magistrati siciliani

Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini
Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini Foto: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO ANSA

ROMA - «Non ho ricevuto nessuna telefonata. Ho tanti difetti, ma decido con la mia testa». Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, intervenuto questa mattina su RTL 102.5, ha smentito di aver ricevuto una telefonata dal vice premier Di Maio sulla polemica con i magistrati siciliani. «Non ho fatto né un attacco alla Magistratura il giorno prima, né una retromarcia il giorno dopo. – ha poi affermato – Mi sono semplicemente detto sorpreso che una procura siciliana, con tutti i problemi di mafia che ci sono in Sicilia, stia dedicando settimane di tempo a indagare me, Ministro dell’interno, che ho fatto quello che ho sempre detto che avrei fatto e cioè bloccare le navi. È una decisione politica».

Obbligatorietà? Un'ipocrisia
Quanto all’obbligatorietà dell’azione penale, secondo Salvini si tratta di «una ipocrisia»: «Non tutti i reati sono uguali, non lo dice Matteo Salvini questo, presunto imputato, ci sono reati più gravi e reati meno gravi e dovrebbe esserci la responsabilità in una scaletta di gravità di reati». Rispondendo poi ad una domanda sulla possibilità di una iniziativa legislativa in tal senso, Salvini ha risposto: «Certo, lo proporrò», ma poi, ha subito aggiunto «mi diranno che la politica vuole mettere le mani sulla giustizia, che il governo fascista di Salvini vuole dare indicazioni ai giudici che invece sono un potere terzo libero e indipendente, sovrano, eccetera eccetera….».

Le parole di Fedriga e Fontana
A sostegno dell'amico e collega scende in campo il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga: "Non ho sentito le dichiarazioni di Di Maio. Noi rispettiamo tutte le sentenze ma abbiamo il diritto di dire quando c'è qualcosa che non quadra. Penso sia doveroso sollevare qualche perplessità per chiedere spiegazioni" ha dichiarato il presidente a margine dell'Incontro Italo Austriaco della Pace a Trieste. Di parere simile il ministro per le Politiche per la Famiglia e la Disabilità, Lorenzo Fontana: "Questa indagine ci sorprende. Soprattutto dispiace che sia accusato di un reato di questo tipo perché è un ministro che sta tentando di difendere i confini, sta tentando di fare quello che aveva detto e promesso in campagna elettorale». Ma la gente sembra stare dalla parte di Salvini: "Sicuramente è una battaglia che è sentita dai cittadini e che dal mio modo di vedere è anche giusto fare".