Forza Italia e il Pd si riscoprono alleati. Contro il M5s
Dalle questioni economiche ai vaccini. Dai migranti al reddito di cittadinanza. Così è nato il nuovo 'asse d'opposizione'

ROMA - Da alleati di governo ad alleati di opposizione il passo è breve quando si ha un nemico comune: il Movimento 5 stelle. Forza Italia e il Pd navigano lungo la stessa rotta e le uscite delle ultime ore di diversi esponenti dei due schieramenti ne sono la prova. Prendete le parole di Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: «Fino a quando l'Italia potrà permettersi il lusso di avere delle persone totalmente inadeguate al governo? I grillini ogni giorno dimostrano i loro evidenti limiti». Le avrebbe potute pronunciare qualsiasi esponente democratico. E lo stesso può dirsi per l'attacco dell'ex sottosegretario alle Politiche europee, Sandro Gozi, che ha messo nel mirino l'ormai famosa lettera di Giuseppe Conte sul fronte immigrazione: «Si tratta - ha dichiarato il parlamentare Pd - dell'ennesimo fallimento del governo italiano, che a parole promette fuoco e fiamme, ma poi deve fare i conti con un isolamento sempre maggiore in Europa».
Gasparri (Fi) contro Conte e il Movimento 5 stelle
«Leggiamo interviste patetiche del cosiddetto presidente del Consiglio Conte che» attacca Maurizio Gasparri «si conferma, ogni giorno di più, evanescente, incompetente, inadeguato. Scendono in campo anche avvocati d'ufficio per le sue vicende fiscali che non sono state chiarite del tutto. Una sottosegretaria all'economia, Castelli, ha tenuto una imbarazzante audizione nella Commissione bilancio della Camera dove, tra mancate risposte, non so, vedremo, ha dimostrato, ancora una volta, come l'improvvisazione sia una vera e propria minaccia per le istituzioni. Di Maio offende le associazioni di categoria e promuove con super stipendi persone sconosciute accanto a sé. Non si parla più delle vicende che hanno accompagnato l'esordio di Fico, sulle quali si dovrà tornare. Sulla legittima difesa un Ministro della Giustizia, la cui inadeguatezza è sotto gli occhi di tutti, sconfessa le giuste aspettative che Forza Italia continuerà a sostenere in materia. Di incompetenza la Repubblica può morire». I grillini, continua l'esponente di Forza Italia, «hanno ingannato gli italiani sul reddito di cittadinanza e su altre proposte. Fanno una propaganda sempre più fiacca e si disinteressano delle crisi occupazionali. Di Maio, che ha accumulato una serie impressionante di poltrone, da vero e proprio onnivoro de potere, si dimentica di essere il Ministro del lavoro e trascura le crisi aziendali. Le fabbriche chiudono ma lui tace».
Anzaldi (Pd) contro la ministra della Salute
«Le dichiarazioni della ministra della Salute Giulia Grillo sui vaccini sono imbarazzanti: può un ministro della Repubblica invitare i cittadini a infrangere la legge? L'obbligo di vaccinazione è in vigore da più di un anno, la legge è chiara e non basta certamente una circolare del ministero per cancellarla. Chi non rispetta la legge non soltanto mette a rischio la salute dei più deboli, ma rischia di incorrere nelle sanzioni previste». Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, in riferimento all'intervista della ministra della Salute Giulia Grillo ad Agorà. «Ancora più inquietante - prosegue Anzadi - è sentire la ministra che parla di allarme ingiustificato: sulla base di quali informazioni scientifiche dice una cosa del genere? Vuole dire che i morti per morbillo sono stati un'invenzione? Abbiamo avuto un'epidemia di morbillo con migliaia di casi e 6 morti: non bastano questi numeri per definirla emergenza? Non si rende conto dei danni che crea con le sue parole? Se davvero ritiene che siamo di fronte ad un allarme ingiustificato, perché non diffida o prende provvedimenti verso chi alimenterebbe questo presunto allarme ingiustificato? Mai si era assistito a un tale livello di improvvisazione da parte di un ministro che dovrebbe tutelare la salute di tutti i cittadini».
Gozi (Pd) attacca sul fronte immigrazione
«L'iniziativa italiana di fare la voce grossa sull'operazione Sophia, minacciando di cambiare le regole di sbarco, si è rivelata un flop clamoroso alla prova dei fatti.
Di fronte alla richiesta unilaterale dell'Italia, con la lettera inviata dal Ministro Moavero, tutti i Paesi che sostengono l'operazione hanno in modo unanime ribadito che se l'Italia pretende di cambiare le regole della missione in via unilaterale, la missione semplicemente non esiste più. Irlanda, Spagna, Germania e Malta, ma in realtà tutti i partner che possono aiutarci nell'affrontare la questione migratoria, non sono disposti ad accettare i diktat del governo gialloverde». Lo ha affermato l'ex sottosegretario alle Politiche Ue Sandro Gozi, commentando gli sviluppi della vicenda migranti e dell'iniziativa del governo italiano sulla missione Sophia. «Si tratta - ha dichirato il parlamentare Pd- dell'ennesimo fallimento del governo italiano, che a parole promette fuoco e fiamme, ma poi deve fare i conti con un isolamento sempre maggiore in Europa. Sophia è una missione militare che opera con successo combattendo i trafficanti e supportando la Guardia costiera libica: metterla a rischio da parte dell'Italia è una follia. Ancora una volta si dimostra come incapacità e presunzione guidino l'azione del governo, capace solo di inseguire slogan a effetto, buoni per i social network forse, ma non per costruire alleanze solide con i paesi amici che sull'immigrazione sono pronti ad aiutarci. Ma si sa che agli amici veri, Conte, Salvini e compagnia preferiscono gli amici finti, ai quali dell'Italia non interessa nulla».
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