19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Partito Democratico

La nuova vita di Matteo Renzi: conferenziere (pagato) in giro per il mondo

«Starò fuori dal giro per qualche mese» è il proposito di Matteo Renzi, che ne approfitta per stringere mani, e contratti, in giro per il mondo

L'ex segretario Pd Matteo Renzi
L'ex segretario Pd Matteo Renzi Foto: Massimo Percossi ANSA

FIRENZE - «Starò fuori dal giro per qualche mese»: è il proposito di Matteo Renzi, che in un colloquio con il Corriere della Sera, spiega che nei prossimi mesi starà dietro le quinte limitando le incursioni nella scena politica e dedicandosi a fare il conferenziere. «Sul Pd la palla è in mano a Martina. Io sono intervenuto solo per bloccare l’intesa con il MSS. Non mi interessa fare alcuna corrente», assicura Renzi. E c’è già un nuovo inizio da raccontare, quello di senatore semplice di Firenze che ha iniziato a girare il mondo facendo discorsi (speech) remunerati, invitato in paesi stranieri tra lobby, partiti politici, capi di stato e grandi imprenditori. Un nuovo corso che, come fatto da altri leader (Obama per ultimo), l’ex presidente del Consiglio ha disegnato sfruttando la rete di relazioni internazionali intessute nei sui mille giorni a Palazzo Chigi. 

Dal Kazakistan al Qatar alla Cina, la vita da conferenziere (pagato)
Nelle settimane scorse, racconta il Corsera, Renzi era già volato in Kazakistan per tenere uno speech, pochi giorni dopo essere già stato in Qatar, assieme al fidato Marco Carrai, per incontrare l’emiro Tamim Bin Hamad al-Thani, che gestisce un fondo sovrano da 250 miliardi di dollari. Ieri l’ex premier si trovava a Pechino per tenere un discorso sulla Via della Seta e la cultura e domani, tornando dalla Cina per poche ore, Renzi si presenterà in Aula per votare (contro) la fiducia al governo Conte. «Hanno promesso sogni da 100 miliardi: il reddito di cittadinanza ne vale 20, la Flat tax 60, quota 100 vale 16, le clausole Iva 12 – sottolinea Renzi –. II libro dei sogni del governo Lega-M5S costa 100 miliardi. Dobbiamo essere i primi a farci sentire quando finira la luna di miele».

Tra Kennedy e Mandela
Poche ore a Palazzo Madama, poi di nuovo in aereo alla volta di Arlington, al cimitero degli eroi Usa. Qui, dove l’ex presidente americano Bill Clinton terrà l’intervento chiave, Renzi è stato chiamato per le celebrazioni dei 50 anni dall’assassinio di Bob Kennedy. Un invito dovuto alle ottime relazioni strette quando era sindaco di Firenze con Kerry (figlia di Bob), tanto che la famiglia Kennedy ha voluto che uno degli interventi per il ricordo del 6 giugno 1968 fosse affidato proprio a Renzi: «Bob è stata una delle figure chiave della mia crescita politica: questo è un riconoscimento che mi emoziona molto», racconta il senatore dem. Che, per il 18 luglio, ha ricevuto un invito simile in Sudafrica per ricordare i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela, al quale nel 2012 consegnò il Fiorino d’oro, massima onoreficenza fiorentina, poco prima della sua scomparsa.

Il ritorno alla Leopolda
I mesi di basso profilo dell’ex premier, conclude il Corsera, dovrebbero durare fino ad ottobre, quando (dal 19 al 21) a Firenze tornerà la Leopolda, appuntamento al quale Renzi si presenterà durante il lancio del nuovo libro che sta scrivendo: «Sarà un evento vecchio stile, come all’inizio, con protagonista la societa civile». Un ultimo sassolino: «Chi mi ha combattuto per anni dall’interno del Pd, dicendo che ero poco di sinistra, ora si trova Salvini al Viminale».