31 maggio 2023
Aggiornato 00:00
Governo

Sul premier si va avanti per indizi: sarà politico e «di area grillina»

Dopo le parole di sabato di Salvini e Di Maio, il vicesegretario della Lega, Lorenzo Fontana, annuncia che il nome «sarà spostato nell'area dei 5 stelle»

Matteo Salvini a Milano per votare il contratto di governo con il M5s
Matteo Salvini a Milano per votare il contratto di governo con il M5s Foto: ANSA/FLAVIO LO SCALZO ANSA

ROMA - Sappiamo che sarà un nome «politico». Sicuramente «equilibrato», che andrà ovviamente bene a entrambi gli schieramenti. Ora c'è un indizio in più: «Sarà un premier un po' più spostato nell'area dei Cinque Stelle, perché in questa maggioranza loro hanno il 32% e noi il 17 ma non sarà effettivamente un esponente del Movimento, quindi immagino che abbia un po' di equilibrio tra le due componenti». Ad affermarlo il vicepresidente della Camera e vicesegretario della Lega, Lorenzo Fontana, a L'intervista di Maria Latella, su Skytg24. L'ultimo punto per arrivare a un accordo definitivo e quindi alla nascita di un governo Movimento 5 stelle - Lega Nord è quello sul presidente del Consiglio dei ministri. E un'altra cosa è certa: non sarà Luigi Di Maio. A confermarlo lo stesso capo politico del Movimento che «Non so se personalmente andrò a fare il presidente del Consiglio o entrerò nella squadra di governo, ma di certo ho portato al governo del paese il nostro vero leader che è il programma di governo Cinque Stelle». Quanto ai tempi, tra i due leader c'è intesa. Lunedì. Al massimo martedì.

La Lega Nord rassicura Berlusconi: «Può fidarsi»
E se la Lega Nord, in queste ore, deve fare i conti con quella che in molti hanno definito la fine del centrodestra, Lorenzo Fontana davanti alle telecamere di Skytg24 prova a rassicurare almeno Silvio Berlusconi: «Penso che possa fidarsi della Lega, mi auguro che possa capire che non deve temere alcunché, anzi potrebbe cercare di cooperare». Ed è sui temi che, nella giornata di sabato, Matteo Salvini ha cercato di ricostruire il rapporto con il Cavaliere: «"I temi al centro del programma, per noi, sono quelli sulla sicurezza, sull'immigrazione, sulla legittima difesa, da subito una riduzione fiscale, da subito la chiusura delle liti con Equitalia, da subito la revisione della legge Fornero. Si possono fare tante cose. Spero che nessuno in Europa e in Italia ci metta i bastoni fra le ruote».

Salvini avverte i 5 stelle: «Rispettare il programma»
La Lega Nord, però, non ci sta a essere relegata nel ruolo di seconda gamba del governo. Passi il premier di area grillina, ma il programma deve rimanere al centro: «Abbiamo fatto un lavoro che non è mai stato fatto nella storia della Repubblica italiana» ha spiegato Salvini «ossia definire un programma punto per punto da rispettare mese per mese. E se qualcuno non rispetterà questo programma, salta tutto».